Amore e omosessualita’: ma la continenza è contro-natura?

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Esistono vari tipi di amore: amore materno, paterno, fraterno, amore di amicizia e amore coniugale.
L’omosessualità puo’ essere ricondotta verso una forma corretta di amore e amicizia: omofilia, non omosessualità.
Alcuni obbiettano: il rapporto sessuale (parlando di coppie stabili) non comporta necessariamente la penetrazione, che è evidentemente possibile solo tra partner di sesso opposto, ma è anche tutta una serie di gesti, atti a riceve e donare piacere al partner, che definiamo erotismo, componente decisamente più importante. Dunque questo avviene anche fra omosessuali, quindi l’omosessualità è naturale ?
I preliminari sessuali ( preludio ) non sostituiscono l’atto sessuale ma sono finalizzati all’unione totale dei corpi nell’amore coniugale.

“Coniugale”, cioè, che congiunge, che unisce totalmente anche da un punto di vista fisico. L’atto omosessuale, per le leggi iscritte nella natura, sarà sempre e soltanto una simulazione del rapporto sessuale fra l’uomo e la donna, un comportamento disordinato rispetto ai progetti e alle finalità del Creatore.
A questo punto, per alcuni, nasce un dubbio che sa di tentazione: il diavolo ( giova ricordarlo) non porta le corna e la coda ma porta gli occhiali ed è un finissimo dialettico… Il dubbio è questo: ma la cosiddetta castità non è contro-natura?
Per castità si intende soltanto il retto uso della sessualità: ciò che può essere usato correttamente può anche non essere usato se le circostanze non lo consentono: questo non uso, a volte anche doveroso, si chiama “continenza “..

Questa capacità di gestire l’istinto sessuale è, nell’essere umano, del tutto analoga alla gestione dell’istinto di aggressività. La castità richiede l’acquisizione del dominio di sé, che è pedagogia della libertà umana. L’alternativa è evidente: o l’uomo comanda alle sue passioni e consegue la libertà e la pace, oppure si lascia asservire da esse. La dignità dell’uomo richiede che egli agisca secondo scelte consapevoli e libere, mosso cioè e indotto da convinzioni personali, e non per un cieco impulso o per mera coazione esterna. Il dominio di sé è un opera di lungo respiro, non è mai acquisito una volta per tutte, suppone un impegno da ricominciare ad ogni età della vita. La castità conosce leggi di crescita, la quale passa attraverso tappe segnate dall’imperfezione e dagli errori di percorso.

Alcune persone, mosse da una vocazione particolare, dedicano tutta la loro vita, sacrificando la propria libertà, la propria ricchezza e anche la propria sessualità al servizio degli altri: vedi il caso sublime, per esempio, di Madre Teresa di Calcutta. La verginità ed il celibato nella vita consacrata sono una forma specialissima di amore perché costituiscono un legame con Dio e con i fratelli verso i quali il consacrato si mette al servizio in maniera completa, esclusiva, totale, libera da ogni vincolo e interesse: il religioso, quando vive la sua scelta nella coerenza, può imparare ad amare le persone in maniera disinteressata, al di fuori della ricerca predominante del proprio piacere e della propria utilità e ha la possibilità di farsi dei figli e dei fratelli mediante la misericordia e la carità. In questi casi l’energia generata dall’istinto copulativo può essere messa a servizio d’amore verso i fratelli e verso la verità, può essere trasferita su di un piano più alto .

Il primo passo verso la liberazione consiste nel diventare consapevoli delle proprie reali motivazioni. La cosa più importante, in realtà, consiste nel reinterpretare la propria storia personale, nel comprendere gli eventi della prima infanzia, le dinamiche dei rapporti con i genitori: questo richiede tempo, pazienza, umiltà e l’aiuto di amicizie vere e disinteressate.

Tutti gli esseri umani presentano difficoltà e problemi personali ma anche possibilità di crescita. Bisogna sempre tenere presente che, per ogni essere umano, LA CRESCITA DELLA PERSONALITA’ E’ CONTINUA E DEVE ANDARE AVANTI PER TUTTA LA VITA.

Scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica ( scritto con l’apporto di tutti i Vescovi del mondo, 11 0ttobre 1992 ): le persone con tendenza omosessuale ” attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana” ( n.2359 ).

( di Bruto Maria Bruti )

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Bruto Maria Bruti
LA NOSTRA SESSUALITÀ
Felicità, desiderio e piacere nell’essere umano

pp. 168 – € 15,50
ISBN 978-88-7198-593-0

Questo libro è un sollievo. Il professor Bruti ci parla di cose belle, grandi, importanti. Ci parla di amore, di un progetto personale che si compie nell’unione con l’altro, del desiderio di potersi abbandonare nel completo godimento di un eterno abbraccio. È un sollievo, dicevo, leggere di noi stessi, della nostra sessualità e della persona che amiamo in questi termini. Dopo anni in cui gli «esperti» hanno tentato di convincerci che la gioia è «nient’altro che» un «orgasmo», che la persona amata è «nient’altro che» un «oggetto sessuale», che il sesso è «nient’altro che» un «meccanismo relativamente semplice che provvede alla reazione erotica quando gli stimoli fisici e psichici sono sufficienti», finalmente qualcuno ci dice che in realtà dell’altro ci sarebbe: il nostro desiderio di sentirci amati in modo unico, esclusivo, incondizionato, per sempre (dalla Presentazione di Roberto Marchesini).

Il libro si puo’ trovare e chiedere (talvolta ordinandolo) in qualsiasi libreria.
Oppure su
IBS La nostra sessualità. Felicità, desiderio e piacere nell’essere umano – Bruto M. Bruti – Libro – SugarCo – Argomenti | laFeltrinelli
oppure ad esempio
La nostra sessualità – Felicità, desiderio e piacere nell’essere umano libro, Bruti Bruto M., SugarCo, giugno 2010, Sessualità e morale – LibreriadelSanto.it

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