Abbandono della Confessione, intercomunione, comunione ai risposati, preti sposati, nessun limite alla contraccezione, gender e identità di genere, nozze gay, sacerdozio alle donne, transessualismo, aborto, fecondazione artificiale, nessuna evangelizzazione ai non cattolici, sincretismo e relativismo diffuso, queste ed altre idee non fanno parte del cattolicesimo.
Ma anche tra i cattolici c’è chi si illude che, per recuperare popolarità, attirare i giovani e riempire le chiese, la Chiesa dovrebbe abbandonare i dogmi, silenziare i comandamenti e gli insegnamenti millenari del Catechismo della Chiesa Cattolica. Alcuni suggeriscono di seguire l’esempio dei protestanti per avvicinarsi al mondo e alla mentalità comune.
Tuttavia, i numeri raccontano una storia diversa. Più ci si adegua alla cultura dominante atea, più crollano partecipazione e appartenenza alla Chiesa.
Basta vedere cosa è successo agli evangelici tedeschi e alla Chiesa cattolica più progressista del mondo, quella tedesca, ormai vicina allo scisma. Papa Francesco, dopo diverse lettere di richiamo, ha ironicamente domandato ai vescovi tedeschi: “La Conferenza episcopale tedesca è ancora cattolica?”
Non solo la Chiesa tedesca, ma anche la Chiesa anglicana, quella calvinista svizzera, e altre chiese del nord Europa stanno vivendo un declino simile. Le uniche chiese cristiane protestanti che crescono o almeno non stanno subendo un calo drastico in Europa sono le chiese pentecostali, le quali, sui temi morali, sono quasi interamente allineate con il cattolicesimo.
Il mondo protestante nato dalla Riforma del XVI secolo comprende non solo le denominazioni storiche come i luterani e i calvinisti, ma anche altre correnti emerse successivamente, come i battisti, i metodisti, e i mormoni. Più recenti sono i pentecostali, che oggi stanno crescendo rapidamente in America Latina, sottraendo milioni di fedeli al cattolicesimo. Questo perché, sui temi morali, i pentecostali mantengono valori molto simili a quelli cattolici, e in certi casi sono persino più severi.
Nel Nord Europa, la maggior parte dei luterani (e più recentemente anche gli anglicani del Regno Unito) ha adottato posizioni favorevoli sui cosiddetti “matrimoni omosessuali”, il sacerdozio femminile, l’ordinazione di sacerdoti e vescovi omosessuali, e diversi “nuovi diritti” legati a inizio e fine vita. Inoltre, hanno accettato senza riserve l’imposizione dell’ideologia gender nelle scuole. Ma questa apertura ha portato benefici alla vitalità del protestantesimo europeo?
Vediamo i dati. Alla fine tiriamo le somme
Germania
Protestanti
1990: 29,4 milioni (36,9% della popolazione)
2004: 26,2 milioni (31,5%)
2013: 23,3 milioni (29%)
2019: 20,7 milioni (25%)
2023: 18.560.000 Calo totale: -37% in 34 anni.
Cattolici
1990: 28,5 milioni (35,4% della popolazione)
2013: 24,2 milioni (30%)
2019: 22,6 milioni (27%)
2023: 20.345.872 Calo totale: -29% in 34 anni.
Attività Religiosa
Battesimi protestanti: 230.000 nel 2004, 131.000 nel 2023.
Matrimoni protestanti: 59.000 nel 2004, 27.000 nel 2023.
Svizzera
Protestanti
1970: 3,2 milioni (piu’ 50 del % della popolazione)
2000: 2,4 milioni (33%)
2022: 1,92 milioni (22%)
Cattolici
1970: 3,1 milioni (49,4% della popolazione)
2000: 3 milioni (46,2%)
2011: 3 milioni (41,8%)
2022: 2,89 milioni (33,2%)
Nota: Il numero di persone che abbandonano la chiesa protestante è del 30% più grande di quello della Chiesa cattolica. Il calo numerico sembra minore solo perché in Svizzera la popolazione è aumentata moltissimo: dai 6,2 milioni del 1970 ai 7,2 del 2000, 8,6 milioni nel 2020, agli 8,8 milioni nel 2024.
Olanda
Protestanti
1971: 4,7 milioni (35,9% della popolazione)
2010: 2,9 milioni (18%)
2023: 1,1 milioni (6,1%)
Cattolici
1971: 5.1 milioni (39% della popolazione)
2010: 4,1 milioni (25,2%)
2023: 3 milioni (16,7%)
Battesimi: 42.000 nel 2000, 5.000 nel 2020
Matrimoni: 10.700 nel 2000, 395 nel 2020
Partecipazione alla messa: 467.000 nel 2000; 91.000 nel 2023.
Nota: L’Olanda è stata la prima nazione al mondo a riconoscere i cosiddetti “matrimoni gay” e è all’avanguardia in materia di fine vita, insieme con il Belgio, Paese ex-cattolico.
Scandinavia
La Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia sono storicamente Paesi protestanti (perlopiù luterani). Formalmente, sono tutti Paesi in cui il protestantesimo è ben radicato, con maggioranze ancora massicce, oltre l’80%. Tuttavia, si tratta ormai di un numero, non di vera appartenenza e frequenza.
Svezia
2000: circa 6,6 milioni (82% della popolazione)
2023: circa 5,48 milioni (52,1% della popolazione)
Partecipazione attiva: solo il 2% dei membri frequenta regolarmente i servizi.
Norvegia
2000: circa 3,5 milioni (90% della popolazione)
2023: 3,7 milioni (circa il 66% della popolazione)
Finlandia
2000: circa 4,5 milioni (86% della popolazione)
2023: 3,8 milioni (circa il 67% della popolazione).
Gran Bretagna
Anglicani:
1983: 22,6 milioni (40% della popolazione)
2000: 14,7 milioni (25%), 300.000 battesimi l’anno
Partecipazione domenicale: Circa 1,2 milioni di fedeli
2010: 12,6 milioni (20%), 260.000 battesimi l’anno
Partecipazione domenicale: Circa 960.000 fedeli
2020: 9,4 milioni (14%)
2024: 8,1 milioni (12%), 75.000 battesimi l’anno
Partecipazione domenicale: Circa 685.000 fedeli
Nel 2022, circa 1,6 milioni hanno partecipato alle celebrazioni natalizie, rispetto ai 2,3 milioni del 2019.
Cattolici:
1983: 5,6 milioni (10% della popolazione)
2000: 4,4 milioni (7,5%), circa 60.000-70.000 battesimi l’anno
Partecipazione domenicale: circa 1 milione di fedeli (20-25% dei cattolici nominali)
2010: 5 milioni (8%**), circa 50.000-55.000 battesimi l’anno
Partecipazione domenicale: meno del 20% dei cattolici nominali
2020: 4,5 milioni (6,7%) circa 40.000-45.000 battesimi l’anno
Partecipazione domenicale: meno del 15% dei cattolici nominali
2024: 4 milioni (5,8%), circa 30.000-35.000 battesimi l’anno
Partecipazione domenicale: circa 10% dei cattolici nominali
**Il numero di cattolici in un certo periodo è anche salito per l’afflusso di migranti africani, ucraini, polacchi e filippini, ma la crisi è poi ripresa , confermata dal calo di partecipazione e di battesimi
Una breve cronologia del disfacimento teologico della chiesa anglicana:
- 1993: Introduzione del sacerdozio femminile nella Chiesa anglicana.
- 2006: Riconoscimento teologico dell’episcopato femminile.
- 2003: Scissione della Chiesa anglicana in Uganda, con vescovi che sostengono l’inclusività verso le persone LGBT.
- 2005: La Chiesa anglicana in Nigeria crea la Church of Nigeria (Anglican Communion), rifiutando l’ordinazione di vescovi apertamente gay.
- 2008: La Chiesa anglicana del Kenya vive una scissione interna in risposta all’accettazione di vescovi omosessuali.
- 2012: Scissione all’interno della Chiesa anglicana sudafricana per disaccordi sulle politiche LGBT.
- 2013: Annuncio della disponibilità a consacrare vescovi anche per preti omosessuali.
- 2013: L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, afferma la necessità di aprirsi agli omosessuali, pur mantenendo una posizione contraria ai “matrimoni gay”.
- 2013: La Chiesa d’Inghilterra consente la benedizione di coppie omosessuali.
- 2014: La Chiesa d’Inghilterra lancia un documento di lavoro sul matrimonio e le relazioni omosessuali, promuovendo un dialogo aperto all’interno della comunità.
- 2020: La Chiesa d’Inghilterra esprime il suo sostegno alla dignità delle persone LGBT in una lettera aperta, sottolineando l’importanza di un dialogo continuo.
- 2021: Il Sinodo generale discute la questione della benedizione di coppie dello stesso sesso e la possibilità di creare risorse liturgiche per tali celebrazioni.
- 2021: Formazione di un gruppo scismatico in Ghana in opposizione alle politiche progressiste della Comunione anglicana.
- 2022: Viene approvata una nuova liturgia per la benedizione delle coppie omosessuali, pur mantenendo la posizione che il matrimonio è riservato a un’unione tra un uomo e una donna.
- 2023: Un documento pubblicato dalla Chiesa chiede alle chiese locali di considerare la benedizione delle coppie dello stesso sesso e di sviluppare pratiche che accolgano tutti.
- 2023: Durante il Sinodo generale, i vescovi si impegnano a sostenere una cultura di inclusività e accettazione, riconoscendo i cambiamenti nella società contemporanea.
- 2013-2024 Emergenza di giurisdizioni parallele in Africa che rifiutano l’autorità delle province anglicane ufficiali, cercando di stabilire strutture più conservatrici.
CONCLUSIONI:
I dati sono disastrosi e qualsiasi direttore di azienda si dimetterebbe dopo una debacle simile.
Qualsiasi CEO o presidente dichiarerebbe fallimento e gli azionisti chiederebbero un cambio radicale.
In questo caso un ritorno alle origini, dato che il rincorrere la modernità ha portato al disastro.
Le chiese che aprono a tutto, a qualsiasi istanza o valore, purchè non sia cristiano e radicato nella tradizione, crollano, si perdono.
Perchè un giovane o un adulto o una coppia dovrebbe seguire una Chiesa che non ti propone qualcosa di piu’ alto, di piu’ profondo, anche di piu’ impegnativo di quanto propone il mondo.
Il mondo che si diverte, che fa quel che vuole, che rinuncia a Dio e ai comandamenti, è forse piu’ felice, piu’ sereno, piu’ soddisfatto della vita?
Le persone che non seguono la legge di Dio sono forse piu’ realizzate e gioiose, vivono amando, perdonando, accogliendo, portando pace, portando giustizia, portando onestà, portando felicità profonda?
No.
La Chiesa Cattolica segua gli insegnamenti millenari di Gesù, radicati nella tradizione.
Battezzi e insegni a seguire i Comandamenti e il Magistero che così bene abbiamo codificato nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
E’ faticoso essere e rimanere cattolici.
E’ difficile. E’ impegnativo.
Ma non siamo soli in questo cammino.
Nella fatica Gesù ci è vicino e ci ha lasciato Maria come madre per portarci a Lui e l’esempio di tanti Santi per comprendere come vivere la fede a fondo.
Fidiamoci.
Vedere il crollo di chi per paura, pigrizia, tiepidezza o perdita della fede ha abbandonato il cammino non ci deve spaventare ma ci deve radicare in Gesù, nella frequenza ai sacramenti vera forza di noi cattolici:
Confessione e Comunione sono armi spirituali imbattibili.
Paolo Botti
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