E’ un fatto: giorno dopo giorno, finiremo con il considerare sempre di più la donna o l’uomo come un oggetto di consumo al servizio del nostro piacere. La nostra visione diventera’ parziale; invece di scoprire il nostro fidanzato o il nostro coniuge in tutte le dimensioni della sua personalità – con il suo corpo, la sua mente, il suo cuore, la sua intelligenza, la sua sensibilità… – ridurremo tutto esclusivamente alla ricerca del piacere fisico.
- Nelle nostre relazioni con gli amici o nell’ambiente di lavoro, il nostro comportamento sarà focalizzato sul sesso, a causa della nostra memoria impregnata di immagini erotiche. I rapporti con gli altri diventeranno ambigui.
Nella coppia, la pornografia distrugge l’amore – il vero amore, infatti, è dono di sé, ascolto dell’altro, delicatezza, tenerezza, attenzione – e il cuore può diventare cieco, soffocato dalla tristezza e dal disgusto generati dall’erotismo. - Il Creatore, però, ha inscritto nel profondo del nostro essere un’aspirazione alla purezza, aspirazione che rimane per sempre in noi, e di cui siamo consapevoli, anche se abbiamo fatto di tutto per nasconderla. E’ possibile ritrovare questa purezza, in qualunque situazione ci troviamo.
- Innanzi tutto nel perdono di Dio. Poi nella vita di tutti i giorni, con la vigilanza del cuore: è un atteggiamento interiore che consiste nello scartare, con semplicità ma con fermezza, tutto ciò che può offuscare il nostro cuore. È saper distogliere lo sguardo, troncare una fantasticheria, non sfogliare una rivista, non guardare un manifesto pubblicitario,…
- Di sicuro, a poco a poco, la nostra buona volontà prenderà il sopravvento, e ritroveremo la pace e la gioia del cuore.
Testimonianza
Chiara ed io abbiamo vissuto i primi due anni del nostro matrimonio come una giovane coppia «moderna»: uscite serali, amici, videocassette, cinema…. Volevamo vedere tutto e conoscere tutto. Ed è Così che siamo andati a vedere qualche film erotico. Ne ridevamo molto rientrando a casa, mascherando Così un certo disagio ed un certo disgusto. Non volevamo lasciarci prendere dal senso di colpa. Di fatto, nei nostri rapporti sessuali, non era più veramente Chiara quella che io vedevo e viceversa. Certe immagini, insidiosamente, si imponevano e di fatto ci allontanavamo l’uno dall’altro. Poi, una grave situazione familiare ci ha portati ad interrogarci su noi stessi e sulla nostra vita. Abbiamo capito che quelle immagini. conservate nella nostra memoria stavano soffocando il nostro amore. Abbiamo perciò deciso di non andare più a vedere simili proiezioni e, in generale, di non «trangugiare» più tutto quello che capitava sotto mano solo perché «alla moda». Questa decisione ci ha permesso di avere una vita più conforme alle nostre reali aspirazioni. Stefano |
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