Lavoro, istruzione e welfare nella comunità bangladese in Italia (2024)

La comunità bangladese fa rilevare delle performance lavorative peggiori rispetto al complesso della
popolazione extra UE, con un minor tasso di occupazione (55% a fronte di 59,2%) e un tasso di inattività più elevato (40,1% a fronte di 32,7%), soprattutto in ragione del ridottissimo inserimento della componente femminile della comunità nel mercato del lavoro. Esiste infatti un profondo divario tra il tasso di occupazione maschile (79,3%) e quello femminile (9,5%), che non è stato mitigato neanche dagli andamenti tendenziali (+2,1% del tasso di occupazione femminile tra il 2021 e il 2022, rispetto al +1,6% per gli uomini). In particolare, il dato più evidente è l’elevatissimo tasso di inattività femminile: 87,2%, in aumento del 3,3% rispetto al 2021 (a fronte del +2,1% degli uomini). Tra le principali comunità non comunitarie, quella bangladese si distingue per avere il secondo tasso più alto di inattività femminile (dopo quella pakistana) e il terzo tasso più basso di occupazione. Nonostante le donne costituiscano il 28% dei bangladesi regolarmente soggiornanti in Italia, la loro presenza tra gli occupati è solo del 6%.

Per quanto riguarda la distribuzione degli occupati di origine bangladese tra i settori di attività economica, spicca la canalizzazione della comunità nel settore ricettivo e industriale; in particolare è occupato nel settore Alberghi e ristoranti il 30,4% dei bangladesi occupati in Italia, mentre il 25,6% è nell’Industria in senso stretto. Rilevante anche l’inserimento in ambito commerciale dove è impiegato il 23% dei lavoratori della comunità.

La comunità bangladese riveste un ruolo importante in ambito imprenditoriale: sesta per numero di presenze in Italia tra i cittadini di Paesi non comunitari, si conferma quarta per numero di titolari di imprese individuali.
Sono 30.569 i titolari di imprese individuali di origine bangladese al 31 dicembre 2022, ovvero il 7,8% degli imprenditori individuali non comunitari in Italia. In ambito imprenditoriale si esplicita con forza la rilevanza del settore commerciale per la comunità: il 63,5% dei titolari di imprese individuali bangladesi opera in tale ambito (a fronte del 39,9% registrato per il complesso dei non comunitari). Secondo settore di investimento per le imprese bangladesi è quello dei Servizi alle imprese, con un’incidenza percentuale decisamente superiore a quella rilevata sul complesso delle imprese individuali di cittadini non comunitari (11,4% a fronte del 6,2%); è nato in Bangladesh il 14,3% degli imprenditori non comunitari che operano in tale ambito.

Incisiva anche la presenza di imprenditori bangladesi nel settore dei Servizi di Informazione e comunicazione: le 569 imprese ICT guidate da cittadini appartenenti alla comunità rappresentano un sesto delle imprese individuali extra UE nel settore.

Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,

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