Lavoro, istruzione e welfare nella comunità filippina in Italia (2024)

Il profilo prevalente – benché non esclusivo – tra gli occupati filippini è quello del lavoratore manuale non qualificato impiegato nei Servizi pubblici, sociali e alla persona.

La popolazione filippina in Italia risulta ben inserita nel mercato del lavoro, facendo registrare performance occupazionali migliori del complesso della popolazione proveniente da Paesi Terzi, grazie anche al forte inserimento delle donne della comunità nel mondo del lavoro. Il tasso di occupazione nel 2022 è pari al 72,8% (a fronte del 59,2% della popolazione extra Ue complessivamente considerata), il tasso di disoccupazione si attesta sul 6,8% (per il totale dei non comunitari è pari a 12%), mentre la quota di inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni è pari al 21,9%, contro il 32,7%.

In linea con il complesso della popolazione non comunitaria anche la comunità asiatica fa rilevare un aumento dell’occupazione (+1%) e il calo del tasso di disoccupazione (-2,7%), anche se l’inattività segna un aumento dell’1,6%. La comunità fa inoltre rilevare un tasso di occupazione femminile decisamente superiore al complesso delle donne non comunitarie (72% a fronte del complessivo 43,6%), confermando il forte protagonismo femminile che la caratterizza. Il confronto con le altre comunità analizzate, sugli indicatori relativi alla componente femminile, mette in luce infatti come la collettività filippina risulti seconda per il tasso di occupazione più alto e il tasso di inattività più basso e prima per il più basso tasso di disoccupazione.

La distribuzione degli occupati di origine filippina tra i settori di attività economica vede una marcata
canalizzazione nel settore degli Altri servizi pubblici, sociali e alle persone dove è impiegato ben il 61% degli occupati della comunità, a fronte del 23,3% dei non comunitari complessivamente considerati; si tratta del 16,2% degli occupati extra UE nel settore. Tra i settori di impiego seguono Trasporti e servizi alle imprese, che raggiungono un’incidenza del 12% e Alberghi e ristoranti, con un’incidenza pari al 10,2% a fronte dell’11,4% tra il complesso dei non comunitari.

I titolari di imprese individuali nati nelle Filippine al 31 dicembre 2022 sono 1.123, ovvero lo 0,3% degli imprenditori non comunitari in Italia. Rispetto all’anno precedente il numero di imprenditori filippini ha fatto rilevare un aumento del 1,4%, a fronte di un calo registrato per il complesso dei non comunitari (-0,8%). Inoltre, la comunità filippina mostra un equilibrio di genere tra i proprietari di imprese individuali: il 50,4% sono uomini e il 49,6% sono donne. Le imprese a guida filippina mostrano una specializzazione nel settore dei Servizi alle imprese che, con una quota del 28,7%, rappresenta l’1,3% delle imprese non comunitarie del settore. A questi si aggiunge un 26,1% che opera nel settore Commercio e Trasporti.

La comunità asiatica, contrariamente a quanto registrato sul complesso della popolazione non comunitaria, per la sua anzianità migratoria e anagrafica risulta maggiormente rappresentata tra i percettori di pensioni IVS, tanto che il 10,5% del totale beneficiari extra UE di Pensioni di Vecchiaia è cittadino filippino. Anche tra i percettori della pensione per Superstiti si rileva una percentuale elevata: il 4,7% dei non comunitari. La comunità risulta ben rappresentata anche tra i fruitori di pensioni assistenziali: il 3,6% dei beneficiari extra UE è di cittadinanza filippina. La percentuale raggiunge il 4,4% nel caso di Pensioni e assegni sociali e il 3,4% dell’Invalidità civile.

Segnali del buon livello di integrazione della comunità in esame si evincono anche dai dati sull’assistenza alle famiglie e nel caso specifico dell’indennità per maternità, indice della presenza di numerosi nuclei familiari e dell’inserimento del mercato del lavoro delle donne della comunità (già analizzato): in questo caso, è di nazionalità filippina il 4,8% delle percettrici non comunitarie.

Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,

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