I dati sui titoli di soggiorno fotografano lo stato di stabilizzazione della comunità sul territorio, in considerazione dell’elevata quota di lungosoggiornanti e di ingressi e permessi legati a motivi familiari.
I nuovi titoli di soggiorno rilasciati nel corso del 2021 a cittadini ecuadoriani sono 1.532, con una crescita del 112,8% rispetto all’anno precedente, una crescita esponenziale in linea con quella rilevata per il complesso dei non comunitari (+126,8%).
Dopo il drastico calo registrato nel 2020 a causa delle restrizioni alla mobilità introdotte a livello globale per contrastare il diffondersi del virus SARS-COV 2, nel 2021 si assiste a una generale crescita dei nuovi permessi, anche in ragione del provvedimento di emersione del lavoro irregolare (D.L. 34 del 2020) che ha permesso la regolarizzazione di cittadini non comunitari già presenti sul territorio.
I permessi di soggiorno rilasciati a cittadini ecuadoriani nel 2021 coprono lo 0,6% del totale.
In oltre il 75% dei casi i cittadini ecuadoriani entrati nel Paese nel 2021 lo hanno fatto per motivi familiari, con un aumento del 100% circa rispetto all’anno precedente. Il 63% circa dei 1.151 ecuadoriani entrati in Italia nel 2021 per motivi familiari erano minori.
Come accennato precedentemente, i ricongiungimenti familiari sono un importante indicatore del grado di integrazione, perché parlano del consolidamento della presenza del richiedente sul territorio in cui è residente, considerata la necessità di dimostrare il raggiungimento di determinati standard di integrazione economica e alloggiativa (disponibilità di un alloggio idoneo e di un reddito minimo) per ottenere il nulla osta al ricongiungimento. Inoltre, l’unità familiare, che è riconosciuta come diritto fondamentale nel nostro ordinamento, contribuisce a creare una stabilità psicologica, che è parte integrante del nuovo percorso di stabilizzazione in un Paese straniero.
Seconda motivazione di ingresso per la comunità nel 2021 è lo studio con l’8,2%, con una crescita simile a quella registrata per i ricongiungimenti (+117% circa). In terza posizione, come motivazione di rilascio dei nuovi permessi per cittadini provenienti dall’Ecuador, c’è il lavoro (7,8% del totale), con un incremento del 2.280% rispetto al 2020. L’incremento dei titoli per motivi di lavoro è stato comunque generale: per il complesso della popolazione non comunitaria l’incremento è pari, infatti, a +394,5% ed è egualmente da legare, in buona parte, al citato provvedimento di regolarizzazione.
Infine, asilo, richiesta asilo e altre forme di protezione riguardano l’1,2% degli ingressi complessivi, unica motivazione di ingresso a calare rispetto al 2020 (-5%), mentre Residenza elettiva, religione e salute coprono il rimanente 7,6% dei casi.
L’analisi della tipologia dei permessi di soggiorno conferma un buon grado di stabilizzazione della comunità: la quota di lungosoggiornanti al suo interno al 1° gennaio 2022 è, infatti, pari al 79,4%, una percentuale superiore a quella rilevata sul complesso dei non comunitari di oltre 13 punti percentuali.
Differentemente da quanto rilevato complessivamente per la popolazione non comunitaria, per la quale la presenza di lungosoggiornanti è cresciuta del 7,8% rispetto al 2020, nella comunità ecuadoriana si registra un leggerissimo calo (-0,3%).
A ulteriore conferma dell’importanza dei motivi familiari per la comunità ecuadoriana, sono questi a rappresentare la prima ragione di soggiorno in Italia, coprendo più della metà dei permessi a scadenza relativi ad ecuadoriani, con un’incidenza superiore di quasi 13 punti percentuali rispetto a quella registrata sul complesso dei cittadini non comunitari (per i quali sono comunque la prima motivazione). I permessi di questo tipo sono gli unici ad aver conosciuto un calo per la comunità (-14,5%), così come per la popolazione extra UE (-17,2%).
Il lavoro riguarda invece il 40% circa dei titoli a scadenza per cittadini ecuadoriani, contro il 34,4% rilevato sulla popolazione extra UE complessivamente considerata: questa motivazione ha fatto registrare una crescita tanto per gli ecuadoriani quanto per la popolazione extra UE (rispettivamente +10,6% e +25,5%). Lo studio rappresenta la terza motivazione di soggiorno con un’incidenza pari al 2,3% sui titoli soggetti a scadenza, a fronte del 3,8% rilevato per i cittadini non comunitari complessivamente considerati.
Asilo, richiesta asilo e altre forme di protezione sono alla base dello 0,3% dei permessi a scadenza rilasciati a cittadini della comunità nel 2021, mentre il restante 2,6% riguarda le altre motivazioni.
I dati sui permessi a scadenza fotografano quindi la situazione della comunità ecuadoriana, in cui i ricongiungimenti familiari aiutano la collettività a radicarsi sul territorio, unitamente a un buon inserimento nel mercato del lavoro italiano.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,