La comunità pakistana in Italia ha avuto una crescita esponenziale nell’ultima decade, passando da 90.000 nel 2012 a 122.000 nel 2021. Le cause di questa migrazione includono instabilità politica ed economica, che ha spinto milioni di pakistani a lasciare il loro paese. Inizialmente, si sono diretti verso i paesi del Golfo Persico, che avevano carenza cronica di manodopera, e le rimesse inviate indietro hanno contribuito alla crescita economica del Pakistan, costituendo circa il 10% del PIL. La comunità pakistana in Italia è caratterizzata da un alto numero di richiedenti asilo. Eventi tragici come la strage di Cutro, in cui hanno perso la vita oltre 20 cittadini pakistani, hanno evidenziato i pericoli della rotta mediterranea, anche se gli anni passati hanno dimostrato che la strada preferita dai migranti pakistani era quella balcanica. Il naufragio al largo della costa calabrese ha messo in luce come la migrazione coinvolga non solo uomini, ma anche molte donne alla ricerca di un futuro migliore per sé e la propria famiglia.
I pakistani regolarmente soggiornanti in Italia sono 133.145 al 1° gennaio 2022, posizionando la comunità al nono posto tra le principali di cittadinanza non UE per numerosità. Essi rappresentano il 3,7% della popolazione non comunitaria, registrando una crescita demografica dell’8,8% rispetto all’anno precedente.
La piramide dell’età della comunità pakistana in Italia mostra una distribuzione per classi di età più equilibrata rispetto alla popolazione italiana e decisamente più giovane. La popolazione
pakistana in Italia si caratterizza per un’incisiva prevalenza di giovani: il 44,5% della comunità ha meno di 30 anni (contro il 37,3% rilevato sul complesso dei non comunitari). In linea con la media della popolazione non comunitaria la presenza di minori, che rappresentano la classe di età prevalente nella comunità: 21%, a fronte del 20,9% per la popolazione extra UE. Da sottolineare soprattutto l’incidenza dei minori nella componente femminile della comunità, nonostante la complessiva scarsità di donne: il 36% circa delle pakistane regolarmente soggiornanti in Italia ha meno di 17 anni. Più in generale, oltre la metà delle donne della comunità (54,2%) ha meno di 30 anni. La collettività ha di conseguenza un’età media piuttosto bassa (31 anni), da leggere insieme a un disequilibrio di genere estremamente marcato (le donne rappresentano solo il 27,4% della comunità).
Relativamente alla distribuzione geografica dei membri della comunità, Il 67,7% dei cittadini pakistani in Italia si trova nel Nord del Paese, in particolare in Lombardia, prima regione per presenze pakistane, che ne accoglie il 31% (contro il 26% circa della popolazione non comunitaria complessivamente
considerata); seconda regione per presenze della comunità è l’Emilia-Romagna con il 17,5% delle presenze pakistane, regione dove invece risiede solo l’11,3% della popolazione extra UE complessiva . Risiede nel centro Italia il 20% circa della comunità con una concentrazione in Toscana (8,2%), terza regione per presenze pakistane; da segnalare inoltre la presenza nel Lazio (6% della comunità) e nelle
Marche (5%). Benché risieda nel Meridione solo il 12,6% della comunità, spicca il dato della Campania, che accoglie poco meno del 5% dei cittadini pakistani regolarmente soggiornanti in Italia.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,