Nel gioco d’azzardo e nelle scommesse perde la gente

Entrando nei bar o tabaccai in cui vi sono macchinette da gioco o vendita di gratta e vinci e altri giochi si notano subito suoni tipici come quello delle monete che scendono nelle slot machine mentre intorno c’è chi fissa gli schermi delle scommesse ed estrazioni con lo sguardo fisso, in attesa di un risultato che potrebbe “cambiare tutto”.
Ci sono aspettative, speranzee sogni di ricchezza improvvisa che per alcuni sono solo un passatempo, per altri diventa un rifugio dalla realtà. Ma dietro il gioco si nasconde un mondo fatto di solitudine, delusione e dipendenza.

Ovunque si possono vedere anziane con le mani tremanti che grattano compulsivamente biglietti della lotteria, accumulando scarti di carta sul tavolino davanti a loro. Quarantenni senza lavoro investono ogni euro del loro sussidio nella speranza di un colpo di fortuna che non arriva mai. Giovani con lo sguardo incollato ai display dei terminali puntano su partite di cui sanno poco e nulla, inseguendo una vittoria che li faccia sentire vivi, anche solo per un attimo. E’ la dipendenza che da queste sensazioni.

In realtà a perdere sono loro, i giocatori, e le loro famiglie che vedono i propri cari trascinati in un baratro senza fondo. Pensionati che sacrificano il necessario per poter continuare a giocare, padri di famiglia che dilapidano stipendi e risparmi, imprenditori in difficoltà che sperano in una mano fortunata per risollevare i debiti. Tutti credono che una vincita possa risolvere i problemi, ma invece non fa altro che moltiplicarli, trascinandoli sempre più giù nella spirale infernale della dipendenza.

Quali sono le dimensioni attuali del gioco d’azzardo in Italia?

Nel nostro Paese, il giro d’affari del gioco d’azzardo supera i 145 miliardi di euro all’anno. Si stima che oltre la metà della popolazione partecipi almeno una volta all’anno a giochi o scommesse, con almeno 3 milioni di giocatori patologici che necessitano di cure. Il Ministero della Salute ha introdotto servizi specifici per il trattamento delle ludopatie.

Lo Stato trae realmente profitto dalla diffusione capillare del gioco d’azzardo?

Inizialmente, lo Stato ottiene entrate significative dal gioco d’azzardo. Tuttavia, le casse pubbliche ricevono una porzione relativamente modesta dei profitti, mentre poche società, molte delle quali straniere, accumulano la maggior parte dei guadagni. Questo scenario comporta costi sociali elevati per lo Stato, tra cui indebitamento, dipendenze patologiche e disfunzioni comportamentali come isolamento sociale e rottura dei legami familiari.

Il gioco d’azzardo legale ha eliminato quello illegale in Italia?

No, la legalizzazione non ha eliminato il gioco d’azzardo illegale. Le organizzazioni mafiose si sono infiltrate nel sistema legale, gestendo servizi accessori come il noleggio e la manutenzione degli apparecchi da gioco. Inoltre, aprono centri scommesse apparentemente legali, ma i cui apparecchi non sono collegati al sistema di controllo statale, permettendo così di occultare gli introiti reali.

Quali sono i benefici e i danni associati al gioco d’azzardo legale?

Benefici non ce ne sono… gli unici che ne traggono beneficio sono gestori, multinazionali, commercianti e marginalmente l’agenzia delle entrate.
In compenso i danni sociali sono significativi. Le famiglie e le imprese soffrono a causa dell’indebitamento e delle dipendenze dei giocatori patologici. Alcuni individui, per far fronte ai debiti di gioco, si rivolgono all’usura, spesso legata alla criminalità organizzata, portando alla chiusura di aziende e alla perdita di posti di lavoro. In casi estremi, si sono verificati episodi di violenza domestica e omicidi in famiglia correlati alla dipendenza dal gioco.

Quali misure si possono adottare per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo?

È consigliabile evitare l’apertura di nuove sale da gioco, specialmente in prossimità di luoghi sensibili come scuole, ospedali, chiese e centri giovanili. Con l’aumento del gioco online, accessibile 24 ore su 24, è fondamentale implementare regolamentazioni più severe su internet. Attualmente, circa il 70% del mercato è controllato da società collegate a finanziarie estere, alcune delle quali investono nel gioco d’azzardo per garantire rendimenti economici.

Per limitare e ridurre la dipendenza da gioco, è essenziale adottare misure aggiuntive. Le campagne di sensibilizzazione possono aiutare a educare i cittadini sui rischi del gioco d’azzardo, specialmente i più giovani. Strumenti di auto-esclusione e limiti di spesa permetterebbero ai giocatori di controllare meglio il proprio comportamento, mentre un maggiore controllo sugli spot pubblicitari potrebbe ridurre l’esposizione ai messaggi promozionali legati al gioco. È altrettanto importante rafforzare il sostegno psicologico, aumentando i servizi di assistenza per chi soffre di dipendenza. Inoltre, le autorità dovrebbero imporre sanzioni più severe per gli operatori scorretti e aumentare la tassazione sul gioco, destinando i fondi raccolti a progetti di prevenzione e recupero.

Aiuto contro la dipendenza da gioco patologico

In Italia, per affrontare la dipendenza dal gioco d’azzardo, è disponibile il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al gioco d’azzardo (TVNGA), raggiungibile al numero 800 55 88 22. Questo servizio offre supporto e informazioni sulle risorse territoriali dedicate al trattamento del disturbo da gioco d’azzardo, inclusi i servizi sanitari e quelli per la gestione delle problematiche socio-economiche e legali legate all’indebitamento.

Oltre al servizio nazionale, esistono numeri verdi regionali. Ad esempio, la Regione Umbria ha attivato il numero 800 410 902, operativo dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00, per fornire supporto specifico ai residenti.

A Torino, l’ASL Città di Torino offre servizi dedicati al Gioco d’Azzardo Patologico presso la sede di Via Petitti 24. Puoi contattarli telefonicamente al 011 566 5816 o via email all’indirizzo dipendenze.comportamenti@aslcittaditorino.it. Gli orari di apertura sono: lunedì dalle 13:00 alle 19:00, martedì dalle 9:00 alle 16:00, mercoledì dalle 10:00 alle 19:00, giovedì dalle 10:00 alle 16:00 e venerdì dalle 9:00 alle 15:00.

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