I filippini regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2023 sono 155.533, pari al 4,2% dei cittadini di Paesi Terzi in Italia; dato che colloca la comunità in ottava posizione per numerosità, tra le principali collettività di cittadinanza extra UE. A differenza dell’andamento generale delle presenze non comunitarie che indicano una tendenza di crescita (+4,7%), la comunità filippina registra un calo dello 0,5% rispetto all’anno precedente.
Poco più della metà dei cittadini filippini in Italia è concentrata nel Nord del Paese. La Lombardia, che è la regione con il maggior numero di filippini, ospita il 34,5% dei membri della comunità, rispetto al 26% di tutti gli stranieri extra UE. Il Lazio risulta la seconda regione di accoglienza per i membri della collettività con il 27,6% di regolarmente soggiornanti, mentre l’Emilia-Romagna ospita l’8,7% della comunità asiatica. Anche la Toscana si distingue per una buona presenza di filippini: l’8% della comunità filippina ha richiesto o rinnovato il permesso di soggiorno in questa regione.
In particolare, il dettaglio provinciale evidenzia una forte concentrazione a Milano (29,5%) e Roma (26,4%) probabilmente in ragione dell’elevata domanda di manodopera, espressa dai grandi centri urbani, nel settore di assistenza alle famiglie che – come si vedrà –assorbe buona parte degli occupati filippini.
In un confronto con la popolazione extra europea presente in Italia, la collettività filippina risulta meno equilibrata sotto il profilo del genere; le donne rappresentano difatti il 57,5% e gli uomini il restante 42,5%. Questo dato è da ricondurre alla storia della migrazione filippina in Italia, che ha coinvolto in una fase iniziale le donne, giunte nel nostro Paese per fornire una risposta all’elevata domanda di lavoro nell’ambito dei servizi di cura e assistenza alle famiglie.
La popolazione filippina risulta decisamente più matura rispetto alla popolazione non comunitaria nel suo complesso: con un’età media di 41,5 anni, rispetto ai 35,8 anni della popolazione non comunitaria, la comunità filippina ha l’età media più alta tra le principali comunità extra-UE. Il 48,7% dei cittadini filippini in Italia ha più di 45 anni (a fronte del 32,2% dei non comunitari complessivamente considerati). Rilevanti, in particolar modo, la classe di età over 60 – che risulta prevalente –in cui ricade il 17% della comunità, rispetto al 10,8% della popolazione non comunitaria. La comunità filippina risulta terza per la più bassa incidenza di minori, tra le principali comunità extra-europee, i minori rappresentano infatti una quota del 16,8%, a fronte del 20,6% relativo alla popolazione extra-UE nel suo complesso.
La comunità è anche caratterizzata da una forte presenza di famiglie; si tratta soprattutto di nuclei familiari composti da 4-5 componenti o da famiglie numerose (5-7 componenti) con un percentuale superiore a quella rilevata sul complesso della popolazione non comunitaria. In particolare, il 49,4% dei nuclei familiari appartiene alla prima categoria, mentre il 23,1% rientra nella seconda. L’incidenza di nuclei di coppie è leggermente superiore rispetto al complesso della popolazione, con un 14,5% contro il 12,6%. Al contrario, le quote di nuclei monopersonali (12% rispetto al 16,2%) e di nuclei composti da più di 8 persone (0,9% rispetto all’1%) sono inferiori rispetto alla popolazione dei Paesi Terzi.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,