I nigeriani regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2023 sono 99.630, pari al 2,7% dei cittadini di Paesi Terzi in Italia; dato che colloca la comunità in tredicesima posizione per numerosità, tra le principali di cittadinanza extra UE. In linea con il generale andamento delle presenze non comunitarie (+4,7%), la collettività nigeriana registra un aumento, seppur meno elevato, dell’1% rispetto all’anno precedente.
Il 57,8% dei cittadini nigeriani in Italia si trova nel Nord del Paese, in particolare in Emilia-Romagna che accoglie il 14,2% dei cittadini della comunità africana, a fronte dell’11% circa dei non comunitari complessivamente considerati, in Lombardia dove si trova il 13,8% della comunità e in Veneto con il 13% delle presenze della collettività africana. Caratterizza la popolazione nigeriana in Italia una presenza superiore alla media nelle regioni del Sud, dove ha richiesto o rinnovato il permesso di soggiorno il 19,6% della comunità contro il 15,3% del totale dei non comunitari, con una concentrazione maggiore in Campania (5,7%) e Puglia (4,5%).
In un confronto con la popolazione extra europea presente in Italia, la collettività nigeriana risulta meno equilibrata sotto il profilo del genere; le donne rappresentano difatti il 45,3% e gli uomini il restante 54,7%. Questo indicatore evidenzia una trasformazione nella struttura demografica della comunità che, nel corso della sua migrazione verso l’Italia, ha visto inizialmente un coinvolgimento
predominante delle donne. Tuttavia, in una fase successiva, si è osservato un incremento significativo nella presenza di individui di sesso maschile, che ha portato ad un capovolgimento della composizione di genere.
La comunità nigeriana risulta decisamente più giovane della complessiva popolazione non comunitaria nel Paese, con un’età media pari a 29 anni (a fronte di 35,8) e una quota di under 30 pari a 48,3% (a fronte del 37,1% rilevato sul complesso dei non comunitari e al 26,7% della popolazione italiana). Elevata la presenza di minori, che, con un’incidenza del 27% rappresentano la classe di età prevalente nella comunità (per il complesso dei non comunitari la quota scende a 20,6%). La collettività nigeriana risulta seconda – tra le principali non comunitarie – per la più elevata quota di minori. Più bassa della media la quota di over 50 che rappresenta l’8% circa delle presenze delle comunità (a fronte del 23,5% registrato tra la media dei non comunitari).
La comunità nigeriana risulta decisamente più giovane della complessiva popolazione non comunitaria nel Paese, con un’età media pari a 29 anni (a fronte di 35,8) e una quota di under 30 pari a 48,3% (a fronte del 37,1% rilevato sul complesso dei non comunitari e al 26,7% della popolazione italiana). Elevata la presenza di minori, che, con un’incidenza del 27% rappresentano la classe di età prevalente nella comunità (per il complesso dei non comunitari la quota scende a 20,6%). La collettività nigeriana risulta seconda – tra le principali non comunitarie – per la più elevata quota di minori. Più bassa della media la quota di over 50 che rappresenta l’8% circa delle presenze delle comunità (a fronte del 23,5% registrato tra la media dei non comunitari).
A caratterizzare la comunità è anche un’incidenza di nuclei monopersonali superiore a quella rilevata sul complesso della popolazione non comunitaria: rispettivamente il 28% a fronte del 16,2%. Superiore, tuttavia, anche la quota delle famiglie numerose, composte da più di 8 persone (2,6% a fronte di 1%). Per converso, risultano inferiori a quelle registrate sul complesso della popolazione di Paesi Terzi le quote di coppie (8,6%) e famiglie medio grandi: nuclei con 3-4 componenti (39,7%) e nuclei tra le 5 e le 7 persone (21,1%).
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,