Nel corso del 2022 hanno fatto ingresso in Italia 9.062 cittadini nigeriani, un numero superiore a quello rilevato l’anno precedente del 16,2%. Motivazione prevalente di ingresso risulta il ricongiungimento familiare (40,5%), in aumento del 6% circa rispetto all’anno precedente. Secondo motivo di ingresso per i cittadini appartenenti alla comunità sono la richiesta d’asilo o la detenzione di una forma di protezione 39,5% (in aumento del 17,2%).
L’analisi della tipologia dei permessi di soggiorno detenuti dai cittadini della comunità evidenzia un basso livello di stabilizzazione: la quota di lungosoggiornanti al 1° gennaio 2023 è, infatti, pari a 36,1%, una cifra inferiore di 24 punti percentuali rispetto a quella registrata per l’insieme dei non comunitari, che colloca la comunità nigeriana in ultima posizione, tra le principali non comunitarie, per incidenza di lungosoggiornanti.
Tra i titoli soggetti a rinnovo si rileva la prevalenza di richiesta d’asilo o titolarità di una forma di protezione, con un’incidenza pari al 50,3% a fronte del 23,6% rilevato sul complesso della popolazione extra UE. Seguono i motivi familiari con un’incidenza inferiore di 12 punti percentuali rispetto a quella
registrata sul complesso dei cittadini non comunitari (per i quali sono la motivazione prevalente). L’analisi dei dati demografici e dei titoli di soggiorno mette in luce un processo di stabilizzazione della comunità ancora in fase di maturazione, con la netta maggioranza dei cittadini nigeriani giovani che detengono permessi di soggiorno a scadenza, ma con una tendenza ai ricongiungimenti dei nuclei familiari crescente.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,
