Caratteristiche sociodemografiche della comunità Senegalese in Italia (2024)

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Foto di Kaufdex da Pixabay

I senegalesi regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2023 sono 101.616, pari al 2,7% dei cittadini di Paesi Terzi in Italia; dato che colloca la comunità in dodicesima posizione per numerosità, tra le principali di cittadinanza extra UE. In linea con il generale andamento delle presenze non comunitarie (+4,7%), la collettività senegalese registra un aumento, seppur meno elevato, dell’1,4% rispetto all’anno precedente.

ll 63% dei cittadini senegalesi in Italia si trova nel Nord del Paese, in particolare in Lombardia (prima regione per presenze senegalesi) che ne accoglie il 31,5%, a fronte di oltre un quarto dei non comunitari complessivamente considerati. Seguono Toscana ed Emilia-Romagna, dove si registrano rispettivamente il 12,2% e il 10,5% delle presenze complessive di cittadini senegalesi in Italia.
Rilevante la presenza nel Mezzogiorno, dove ha richiesto o rinnovato il permesso di soggiorno il 17,6% dei cittadini senegalesi, con una concentrazione maggiore in Puglia (4,5%), Sardegna (3,4%) e Campania (3,2%).

Nell’analisi demografica della popolazione senegalese, si osserva un marcato squilibrio sotto il profilo del genere; le donne rappresentano difatti solo il 27,5% e gli uomini il restante 72,5%. Quella senegalese risulta essere la terza collettività extraeuropea, dopo quelle ucraina e pakistana, con il più alto grado di disparità di genere.

L’età media della comunità senegalese in Italia è identica a quella dell’intera popolazione non comunitaria nel Paese, attestandosi a 35,8 anni. Tuttavia, la percentuale di individui sotto i 30 anni è leggermente superiore tra i senegalesi rispetto ai non comunitari: il 38,2% contro il 37,1%, mentre tra la popolazione italiana è del 26,7%.
Nonostante sia inferiore rispetto all’insieme dei non comunitari la presenza di minori, questi ultimi costituiscono comunque la fascia d’età predominante all’interno della comunità senegalese, rappresentando il 18,6% del totale. Inoltre, risulta rilevante la quota di individui adulti in età lavorativa: ha tra i 40 e i 59 anni il 35,5% dei senegalesi, a fronte del 31,7% dei non comunitari nel complesso. Entrambi i dati anagrafici mostrano una prevalenza dell’immigrazione maschile e una bassa presenza di nuclei familiari dovuta a un forte legame con le famiglie rimaste nel Paese d’origine e a un modello migratorio della collettività africana incentrato maggiormente sulla mobilità circolare.

A caratterizzare la comunità è difatti la prevalenza di nuclei monopersonali che mostrano un’incidenza
superiore a quella rilevata sul complesso della popolazione non comunitaria: 28,8% a fronte del 16,2%.
Tuttavia, risulta superiore anche la quota delle famiglie numerose, composte da 5-7 membri (26% a fronte del 22,7%) e da più di 8 persone (5% circa a fronte dell’1%). Per converso, risultano in linea con quelle registrate sul complesso della popolazione di Paesi Terzi le quote di coppie (12,6%), mentre le famiglie medio-grandi risultano inferiori: nuclei con 3-4 componenti (37,7%).

Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,

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Lavoro, istruzione e welfare nella comunità peruviana in Italia (2024)

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