Il profilo occupazionale prevalente – benché non esclusivo – tra i lavoratori egiziani è quello di un impiegato, addetto alle vendite, di genere maschile, occupato in ambito ricettivo.
La comunità egiziana in Italia fa rilevare performance occupazionali peggiori della popolazione non
comunitaria nel complesso, con un minor tasso di occupazione (pari al 52,4% a fronte del 59,2%), e un maggior tasso di inattività (40,8%, contro il 32,7%). Unico indicatore lievemente migliore è quello relativo alla disoccupazione che si attesta sull’11,4% (per il totale dei non comunitari è pari a 12%). A incidere in maniera determinante è lo scarso inserimento della componente femminile della comunità nel mercato del lavoro: la quota di donne egiziane inattive è decisamente superiore a quella relativa alle cittadine non comunitarie nel complesso (83,9% a fronte del 48,3%). Inoltre, si rileva un divario decisamente rilevante tra il tasso di occupazione femminile e maschile: 6,9% a fronte di 82,4%. La comunità egiziana risulta contemporaneamente seconda per il più elevato tasso di occupazione maschile e prima per il più basso femminile, rispetto alle principali collettività non comunitarie.
La distribuzione per genere degli occupati conferma la preoccupante situazione della componente femminile della comunità nel mercato del lavoro italiano: benché le donne rappresentino circa un terzo degli egiziani regolarmente soggiornanti in Italia, la quota femminile tra gli occupati risulta decisamente più bassa e prossima al 5%.
Per quanto riguarda la distribuzione degli occupati di origine egiziana tra i settori di attività economica, si registra una prevalenza del settore ricettivo dove è impiegato il 30% circa degli occupati della comunità. Si registrano, inoltre, quote incisive nell’ambito di Trasporti e Servizi alle imprese e nell’Industria in senso stretto, con incidenze rispettivamente del 19,5% e 15,8% (a fronte del 13,8% e del 19,9% rilevati per il complesso dei lavoratori extra UE). Relativamente alle tipologie professionali, per la comunità in esame prevalgono Impiegati, addetti alle vendite e ai servizi personali, tipologia in cui ricade il 42% degli occupati. Segue il lavoro manuale specializzato, con un’incidenza del 27,2%, mentre il lavoro manuale non qualificato, prevalente per il complesso dei non comunitari, riguarda il 25,2% dei lavoratori della comunità egiziana. Inferiore, rispetto a quanto rilevato sul complesso della popolazione extra UE, la quota di lavoratori della comunità con un ruolo dirigenziale o di professionista nel campo intellettuale e tecnico: 5,4% a fronte di 6,7%.
Incisiva la presenza egiziana nel lavoro autonomo: gli oltre 12mila artigiani appartenenti alla comunità– numero sostanzialmente stabile rispetto al 2021 – rappresentano l’8,7% degli artigiani non comunitari nel nostro Paese. Persistente la prevalenza maschile anche in questo ambito, dove gli uomini coprono una percentuale pari al 94,1%.
La comunità egiziana si colloca al sesto posto per il numero di titolari di imprese individuali in Italia, mentre occupa la settima posizione per il numero complessivo di presenze nel paese tra i cittadini provenienti da Paesi non comunitari. Al 31 dicembre 2022, risultano 19.873 imprenditori nati in Egitto che gestiscono imprese individuali, corrispondenti al 5,1% del totale degli imprenditori non comunitari in Italia. Questo numero rappresenta un lieve incremento rispetto al 2021, con una variazione positiva del +1,6%. In riferimento ai settori di attività economica oltre il 40% delle imprese individuali a titolarità egiziana opera nel settore edile, che risulta nettamente prevalente (gli imprenditori individuali egiziani rappresentano il 9,2% dei titolari non comunitari operanti del settore), mentre secondo settore è quello relativo a Commercio e Trasporti, (20,1% a fronte del 41,6% rilevato per il totale dei cittadini extra UE, per i quali risulta il settore prevalente). Incisivo il peso della comunità nel settore ricettivo: in questo ambito opera il 14,7% delle imprese individuali egiziane, che rappresentano il 12% del complesso delle imprese a titolarità non comunitaria nel settore.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,