Il Corano non esiste una prescrizione esplicita sul velo.
In esso di parla in generale di ‘mantelli’ (noti come “jalabib”) prescritti alle donne credenti come segno di distinzione (vedi XXXIII, 59). In modo più specifico, il testo sacro islamico richiede alle donne di coprire il petto:
“31. E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne. ” (XXIV, 31)
Quindi un riferimento non al volto ma al petto e alle parti intime.
FOULARD: E’ la variante più leggera del velo, costituita da un semplice tessuto – bianco, nero o anche vivacemente colorato con fantasie floreali – posato sui capelli, lasciando scoperto sia il volto che il collo e le orecchie. La chioma non è completamente coperta; ampie ciocche di capelli sfuggono dalla parte anteriore e dai lati.
HIJAB: Copre completamente collo, orecchie e capelli, permettendo alle donne di mostrare soltanto l’ovale del viso. È una delle forme più diffuse, specialmente da Marocco e Algeria. Può essere bianco (come l’haik che scende fino ai piedi), nero o color carne. In alcuni casi (nel Golfo Persico), può essere accompagnato da una veletta aggiuntiva, di solito realizzata in tessuto leggero, che copre anche il mento, la bocca, le guance e la punta del naso.
CHADOR: E’ diffuso in Iran (sciite), è un ampio velo solitamente nero. Avvolge il capo lasciando l’ovale del volto visibile, si stringe sopra il collo e scende sulle spalle, estendendosi di solito fino ai piedi, che però restano scoperti, creando un effetto simile a un mantello.
KHIMAR: E’ un altro tipo di mantello, ma, a differenza dello chador, arriva in genere solo fin sopra la vita, anche se alcuni modelli arrivano fino all’altezza delle ginocchia. Copre i capelli, il collo e le spalle, ma lascia scoperto il viso.
NIQAB: Tipico delle donne saudite ed è di colore nero. Avvolge completamente la figura della donna, nascondendo le forme del corpo. Anche il volto è interamente coperto; solo una sottile fessura lascia spazio agli occhi.
BURQA: Ne esistono due tipologie: il primo è un velo fissato sulla testa che avvolge completamente il volto, lasciando solo una piccola apertura agli occhi.
Il secondo tipo, noto anche come burqa completo o burqa afghano, è un abito di solito blu che copre sia la testa sia il corpo della donna. Un reticolo può essere posizionato davanti agli occhi, consentendo alla donna di vedere senza che i suoi occhi siano visibili.
Il burqa limita la comunicazione non verbale, come le espressioni del viso.