I 102.492 srilankesi regolarmente soggiornanti in Italia rappresentano l’undicesima collettività di cittadinanza extra europea per numero di regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2023, ovvero il 2,7% dei non comunitari in Italia. In controtendenza con il generale andamento delle presenze non comunitarie (+4,7%), la collettività srilankese registra un calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente.
Il 54,8% dei cittadini srilankesi in Italia si trova nel Nord del Paese, in particolare in Lombardia (prima regione per numero di presenze), che accoglie quasi un terzo dei cittadini srilankesi (31,4%), a fronte di poco più di un quarto dei non comunitari complessivamente considerati. Il Veneto si posiziona come la seconda regione per numero di srilankesi, con il 13,2% della popolazione, seguita da vicino dalla Campania che ospita il 13,1% dei membri della comunità. La comunità srilankese mostra anche una significativa presenza nel Lazio (11,2%) e in Sicilia (10,7%), indicando una distribuzione geografica piuttosto estesa su tutto il territorio italiano frutto anche del peso che la catena migratoria ha esercitato sui componenti della collettività asiatica.
In un confronto con la popolazione extra europea presente in Italia, la collettività srilankese fa rilevare un buon equilibrio di genere: l’incidenza femminile -seppur inferiore di quasi 2 punti rispetto alla media non comunitaria (49,8%) – è del 47,4%. Gli srilankesi in Italia si collocano in terz’ultima posizione per il più basso grado di squilibrio genere: 5,2%.
La comunità srilankese risulta decisamente più matura della complessiva popolazione non comunitaria nel Paese, con un’età media pari a circa 37 anni (a fronte di 35,8) e una quota di over 50 pari il 27,6% circa delle presenze delle comunità (a fronte del 23,5% registrato tra la media dei non comunitari). La quota di under 30 nella comunità srilankese ammonta a circa un terzo (32,2%), a fronte del 37,1% rilevato sul complesso dei non comunitari e al 26,7% della popolazione italiana. Elevata la presenza di minori, che, con un’incidenza pari al 21,8% rappresentano la classe di età prevalente nella comunità in esame (per il complesso dei non comunitari la quota scende a 20,6%). I dati mostrano dunque la stabilizzazione della comunità srilankese sul territorio, non solo per la permanenza dei protagonisti dei primi flussi migratori verso il nostro Paese (generalmente donne over 45), ma anche per la presenza di numerosi nuclei familiari.
A caratterizzare la comunità è infatti una forte incidenza di nuclei familiari composti da 3 o 4 persone,superiore a quella rilevata sul complesso della popolazione non comunitaria: rispettivamente 57,8% a fronte di 47,5%.
Anche i nuclei monopersonali raggiungono valori superiori a quelli rilevati sul complesso della popolazione non comunitaria: 17,9% a fronte di 16,2%. Al contrario, la quota di coppie e famiglie di 5 -7 persone misurano rispettivamente: 11,2% e 13,1% a fronte del 12,6% e 22,7%. Pressoché nulla la percentuale di famiglie molto numerose con più di 8 componenti.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,