Lavoro, istruzione e welfare nella comunità moldava in Italia (2024)

Il profilo prevalente – benché non esclusivo – tra gli occupati moldavi è quello di impiegati e addetti alle vendite e ai servizi personali inseriti nei Servizi alla persona.

La popolazione moldava in Italia risulta ben inserita nel mercato del lavoro, facendo registrare performance occupazionali migliori del complesso della popolazione proveniente da Paesi Terzi: il tasso di occupazione è pari al 66,2% (a fronte del 59,2% registrato per il complesso degli extra UE), il tasso di inattività è del 25,9% (per il complesso della popolazione non comunitaria l’indicatore è pari al 32,7%), mentre il tasso di disoccupazione si attesta su 10,8%, contro il 12% relativo alla popolazione non comunitaria nel complesso.

Tuttavia, diversamente da quanto registrato sulla complessiva popolazione extra UE del Paese, la comunità in esame vede incrementare la quota di persone in cerca di occupazione: +1,3%, soprattutto in ragione delle dinamiche che hanno coinvolto le donne della comunità, la cui fuoriuscita dall’inattività non è stata totalmente assorbita dall’occupazione, portando ad un aumento della disoccupazione. La comunità fa comunque rilevare un tasso di occupazione femminile decisamente superiore al complesso delle donne non comunitarie (60,2% a fronte del complessivo 43,6%),confermando il forte protagonismo femminile che la caratterizza.

La distribuzione degli occupati di origine moldava tra i settori di attività economica vede una marcata
canalizzazione nel settore dei Servizi pubblici, sociali e alle persone, che risulta prevalente, accogliendo complessivamente quasi due quinti dei moldavi occupati in Italia, a fronte di un quarto dei non comunitari complessivamente considerati. Secondo settore risulta quello dei Trasporti e altri servizi alle imprese, che impiega il 16,7% dei lavoratori della comunità, seguito a stretto giro da Industria in senso stretto con un’incidenza del 15,1%. Rilevante anche la presenza in ambito edile (11,6%), mentre tutti gli altri settori registrano quote inferiori al 10%.

I titolari di imprese individuali nati in Moldova al 31 dicembre 2022 sono 7.720, ovvero il 2% degli imprenditori non comunitari in Italia. A fronte del lieve calo rilevato sul complesso dei titolari di imprese individuali extra UE (-0,9%), il numero di imprenditori moldavi aumenta di circa il 9% rispetto al 2021. Benché la comunità si caratterizzi per una prevalenza femminile, tra gli imprenditori individuali si rileva una netta maggioranza della componente maschile (70,1%). Si rileva inoltre una forte specializzazione settoriale delle imprese a guida moldava: quasi la metà (48,8%) opera infatti nel settore edile.

Contrariamente al complesso della popolazione non comunitaria, la comunità è piuttosto interessata dalle pensioni di vecchiaia: in linea con la composizione anagrafica della comunità che, come visto, vede una presenza piuttosto incisiva delle classi di età più mature, risulta rilevante la percentuale di moldavi tra i beneficiari non comunitari di pensioni di vecchiaia (6,5%). A segnalare un buon livello di integrazione della comunità nel tessuto economico-sociale italiano contribuisce anche l’elevata incidenza tra i fruitori di misure di assistenza alle famiglie. In particolare, nonostante una ridotta presenza di minori, l’incisiva presenza di donne moldave nel mondo del lavoro si rispecchia in una cospicua percentuale di fruitrici di indennità per maternità: il 6,2% delle donne non comunitarie che beneficiano di tale misura è di cittadinanza moldava.

Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,

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