Nel corso del 2022 hanno fatto ingresso in Italia 1.823 cittadini ecuadoriani, un numero superiore a quello rilevato l’anno precedente del 19%. Motivazione nettamente prevalente di ingresso risulta il
ricongiungimento familiare (il 75% degli ingressi di ecuadoriani), in aumento del 18,5% circa rispetto all’anno precedente. La comunità ecuadoriana si colloca in prima posizione, tra le principali non comunitarie, per quota di ingressi legati ai motivi familiari. Secondo motivo di ingresso per i cittadini appartenenti alla comunità è il lavoro (il 10,4%, in aumento rispetto all’anno precedente: +59,7%).
L’analisi della tipologia dei permessi di soggiorno evidenzia un elevato livello di stabilizzazione: la quota di lungosoggiornanti all’interno della comunità al 1° gennaio 2023 è, infatti, pari al 77,7%, una percentuale superiore a quella rilevata sul complesso dei non comunitari di oltre 17 punti percentuali. La comunità si colloca infatti in seconda posizione, per la più elevata quota di lungosoggiornanti, nonostante una riduzione, rispetto all’anno precedente dell’1,7%, da collegare soprattutto all’aumento di nuovi permessi di soggiorno, che incrementano l’incidenza dei titoli soggetti a rinnovo.
Per quanto riguarda i permessi a scadenza, i motivi familiari rappresentano la principale motivazione di soggiorno in Italia per la comunità (56,4%), con un’incidenza superiore di oltre 18 punti percentuali
rispetto a quella registrata sul complesso dei cittadini non comunitari (per i quali sono comunque la
motivazione prevalente). Seconda motivazione di soggiorno è il lavoro, con un’incidenza superiore a quella rilevata sulla popolazione extra UE nel complesso (38,1% a fronte di 30%).
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,