Nel corso del 2022 hanno fatto ingresso in Italia 6.946 cittadini senegalesi, un numero superiore a quello rilevato l’anno precedente del 21,3%. Motivazione prevalente di ingresso risulta il ricongiungimento familiare(48,2%), in calo tuttavia del 4,6% rispetto all’anno precedente. Secondo motivo di ingresso è il lavoro con il 37,1% di nuovi permessi di soggiorno rilasciati, che ha fatto segnare una crescita dell’85% rispetto al 2021. Rilevante anche il numero di ingressi per richiesta d’asilo o detenzione di una forma di protezione, pari al 10,7% (in aumento del 38,3%).
L’analisi della tipologia dei permessi di soggiorno evidenzia un elevato livello di stabilizzazione: la quota di lungosoggiornanti all’interno della comunità al 1° gennaio 2023 è, infatti, pari 63,3%, una quota superiore di oltre 3 punti percentuali rispetto a quella registrata per l’insieme dei non comunitari, che colloca la comunità senegalese in decima posizione, tra le principali non comunitarie, per incidenza di lungosoggiornanti.
Tra i titoli soggetti a rinnovo si rileva la prevalenza dei motivi lavorativi, con un’incidenza del 44,4%. Questa percentuale supera di oltre 14 punti percentuali quella registrata per l’insieme dei cittadini non comunitari, per i quali i motivi lavorativi rappresentano la seconda ragione di soggiorno, preceduti solo dai motivi familiari. Seguono, per la comunità in esame, i motivi familiari con un’incidenza del 36% circa, inferiore di circa 2 punti percentuali rispetto a quella registrata sul complesso dei cittadini non comunitari. La terza ragione di soggiorno è rappresentata dalla richiesta di asilo o dalla titolarità
di una forma di protezione, con un’incidenza leggermente inferiore a quella rilevata per la popolazione extra UE nel suo complesso (17,4% rispetto a 23,6%). L’analisi dei dati demografici e dei titoli di soggiorno mette in luce un buon livello di stabilizzazione, come dimostra il numero elevato di permessi di soggiorno di lungo periodo, dall’altro, tale stabilità non ha sempre permesso il ricongiungimento dei nuclei familiari, per cui rimane stretto il legame con il Paese di origine e con i familiari che vi sono rimasti.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,