Nel corso del 2022 hanno fatto ingresso in Italia 3.059 cittadini srilankesi, un numero superiore a quello rilevato l’anno precedente del 10,6%.
Motivazione prevalente di ingresso risulta il ricongiungimento familiare (58%), in calo del 16,6% circa rispetto all’anno precedente. Secondo motivo di ingresso per i cittadini appartenenti alla comunità è il lavoro (sebbene in forte aumento rispetto all’anno precedente: +95,6%).
L’analisi della tipologia dei permessi di soggiorno detenuti dai cittadini srilankesi evidenzia un elevato livello di stabilizzazione: la quota di lungosoggiornanti all’interno della comunità al 1° gennaio 2023 è, infatti, pari al 69,1%, una percentuale superiore a quella rilevata sul complesso dei non comunitari di circa 9 punti percentuali, che colloca la comunità srilankese in sesta posizione, tra le principali non comunitarie, per incidenza di lungosoggiornanti.
Tra i titoli soggetti a rinnovo si rileva una prevalenza dei motivi di famiglia, con un’incidenza pari al 54,2% a fronte del 38,2% rilevato sul complesso della popolazione extra UE (per i quali sono
la motivazione prevalente). Seguono i motivi di lavoro con un’incidenza superiore di oltre 12 punti percentuali rispetto a quella registrata sul complesso dei cittadini non comunitari.
L’analisi dei dati demografici e dei titoli di soggiorno rivela una configurazione specifica della migrazione srilankese in Italia. Emergono segni di stabilità, con la netta maggioranza dei cittadini
srilankesi che possiede permessi di soggiorno a lungo termine. Questa stabilità si traduce in un elevato numero di ricongiungimenti familiari.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,