I rapporti tra l’Italia e l’Egitto hanno radici lontane, anche in ragione della vicinanza geografica e dell’appartenenza ad una comune radice mediterranea. I flussi di cittadini egiziani verso il nostro Paese sono iniziati negli anni ‘70 del Novecento, quando molti giovani qualificati della classe media, prevalentemente uomini, cominciarono a trasferirsi in Italia attratti dalle prospettive economiche e culturali offerte dal nostro Paese. All’inizio degli anni ‘80 la comunità poteva contare su poco meno di 4.000 presenze, che nel corso degli anni ‘90 hanno registrato un rapido incremento a seguito delle prime regolarizzazioni. Alle soglie del XXI secolo, la comunità egiziana in Italia contava già più di 25.000 presenza, caratterizzandosi fin da subito per una marcata concentrazione in Lombardia, prima regione di insediamento.
La comunità egiziana risulta settima per numerosità di regolarmente soggiornanti, tra le principali comunità di cittadinanza extra UE. Gli egiziani regolarmente soggiornanti in Italia sono infatti 151.411 al 1° gennaio 2022, un numero in aumento di oltre il 9% rispetto all’anno precedente, a fronte del +5,6% rilevato sul complesso dei non comunitari. Benché l’incremento di presenze risulti piuttosto generalizzato, la comunità in esame è quella che fa rilevare la maggiore crescita in termini percentuali, al punto da veder aumentare anche l’incidenza sulla complessiva popolazione non comunitaria, passata dal 4,1% al 4,3%.
La comunità egiziana si caratterizza per una fortissima presenza nel Nord del Paese (l’82% circa della comunità risiede in Italia settentrionale), e in particolare la forte concentrazione in Lombardia – prima regione per presenze egiziane – che accoglie ben il 67,6% dei membri della comunità, a fronte del 26% dei non comunitari complessivamente considerati. Seconda regione per presenze egiziane è il Lazio, dove si trova il 12,8% dei membri della comunità, mentre in terza posizione si trova il Piemonte (6,6% dei cittadini egiziani).
A livello demografico la comunità egiziana fa rilevare uno squilibrio di genere estremamente marcato: solo un membro della comunità su tre è una donna (33,3%) e una distribuzione per classi di età nettamente diversa da quella relativa alla popolazione italiana. In particolare, si registra una maggiore incidenza delle classi di età più giovanili; si tratta di una comunità estremamente giovane, seconda solo alla nigeriana per la minore età media: 29,1 anni.
Decisamente elevata e superiore alla media dei non comunitari la presenza di minori, che rappresentano la classe di età prevalente nella comunità nordafricana con un’incidenza del 32,8%, la più alta tra le principali cittadinanze non comunitarie, dato da collegare all’elevato tasso di natalità della popolazione egiziana in Italia (18‰). In tema di minori, elemento distintivo della comunità in esame è l’incisiva presenza di minori non accompagnati: L’Egitto rappresenta la seconda nazione di provenienza dei minori stranieri non accompagnati in Italia, con 4.899 minori (il 24,4% del totale) al 31 dicembre 2022. Il numero di MSNA egiziani ha subito un’impennata rispetto all’anno precedente, registrando un aumento del 120,6%. Si tratta principalmente di maschi, che coprono oltre il 99% del totale.
Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,