Quando si avvicina Natale ed in anticipo i supermercati si addobbano a festa e compaiono pandori e panettoni ovunque, ci si rammarica del consumismo della festa.
Perfino quando si vedono i mercatini dove si comprano oggetti natalizi a pochi euro vengono associati al consumismo.
Ma è davvero così o ancora così?
Il Natale consumistico esiste davvero?
A parte che le varie crisi hanno abbassato il reddito delle famiglie e perfino ai cenoni di Natale, si spende molto meno e si spreca ancor meno.
Ma davvero è consumismo fare regali a persone amiche o a familiari?
E’ davvero consumismo augurare cose belle alle persone care scrivendo messaggi, ricordandosi di persone che non si vedono da tempo?
Perchè ci deve dispiacere il far festa, il festeggiare, l’essere allegri in maniera così pulita e sana.
Anni fa ci fu un libro o un film che si chiamava “il dono”.
Il dono era Gesù.
Quando facciamo un dono natalizio ci siamo dimenticati che stiamo spendendo soldi, tempo, creatività, acume, attenzione per gli altri in maniera gratuita.
Proprio come il dono divino.
Dio che si è regalato a noi. Si è fatto dono. Donando il suo Figlio. Vero Dio, vero uomo.
Questo dono è gratuito, immeritato, inatteso, a volte perfino rifiutato.
Ecco che allora i doni sono un riflesso del dono del Natale.
Le luci e la bellezza degli addobbi sono altri simboli di Gesù, Luce del mondo.
L’albero è la vita sempreverde che viene a rinnovare il mondo.
Il presepe la ricostruzione della natività.
Gli auguri un ricordarci Buon Natale. Che Gesù nasca anche in Te. Che sempre stia con te, che ti faccia dono della sua vera pace.
E’ vero talvolta qualcuno fa regali solo per apparenza.
Ma tutti, proprio tutti siamo felici quando doniamo.
Perfino quando “sprechiamo” pur di far felice qualcuno che amiamo, o qualcuno che sappiamo aver bisogno di un dono di tempo, di attenzione, di un aiuto, di una parola.
Gratuito come l’amore di Dio.
Regaliamo vita, regaliamo la vita, non sprechiamola senza amore.
Paolo Botti
