Joy e il suo bambino

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Joy rimase incinta dopo aver vissuto una situazione di violenze e di abbandono. Era scappata 2 anni prima dallo stato di Kano in Nigeria dove l’islamizzazione forzata avanzava e volevano costringere lei cattolica a diventare musulmana, è arrivata in Italia come rifugiata politica.
Aveva 22 anni ma ne dimostrava 35, segno che ha già vissuto molto, ha anche un bambino nel suo paese di origine. Era stata già costretta da chi la sfruttava ad abortire una volta, e stavolta aveva deciso che nessuno le avrebbe tolto il bambino che portava nel grembo. E’ arrivata tempo fa da noi piangendo, stanca di scappare e vivere senza sapere dove poter posare le poche borse di vestiti e oggetti personali.
Ora dopo tanti mesi di aiuto nostro e di altre associazioni ha raggiunto una certa autonomia economica.

Ma per tante altre ragazze come lei l’Associazione Amici di Lazzaro lancia un appello per sostenere il presente ma soprattutto il futuro: troppe ragazze straniere o italiane spesso vengono incoraggiate o costrette ad abortire dagli sfruttatori (i magnaccia) oppure addirittura dai fidanzati/compagni o dalle famiglie.
A loro diamo la disponibilità a darci da fare per aiutarle purchè accolgano la vita: “Chi salva una vita, salva il mondo”, contattateci e collaborate con noi.

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1. I suoi primi nove mesi ,  2. Il bambino non è mai un rischio, 3. La maternità è un dono non un errore

Per aiutare una donna o sostenerci, puoi contattarci e incontrarci su appuntamento:  tel. 340 4817498   info@amicidilazzaro.it

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