Guida alla Bioetica. Per chi ama la vita e il bene

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Abbiamo letto per voi il libro di Giulia Bovassi
“Guida Bioetica per terrestri”. Pensavo di trovarmi di fronte un libro schematico, con definizioni e spiegazioni, e che l’avrei letto in mezza giornata.
Non è stato così. Ed è stato un bene.
Non è un libro per tutti. Non è per chi non vuole approfondire, non è per chi vuole una risposta lapidaria e non argomentata.
Ma è un libro utile ad avvicinarsi alla bioetica con metodo e riflessione.
Potremmo definirlo un libro di testo per chi vuol studiare, ruminando ogni capitolo fino a farne proprio il significato.
Un manuale di bioetica per noi che abitiamo la terra e guardiamo al cielo, valido per chiunque pensi che l’uomo non sia fatto solo di corpo ma anche di qualcosa in piu’ che per i credenti è l’anima.

Le tre grandi sezioni di cui si compone il libro sono i capitoli della vita, l’attesa dell’amore, l’amore sponsale e l’essere figli.
Sopratutto nella sezione relativa all’amore sponsale si palesa l’ammirazione dell’autrice per il mirabile Fulton J.Sheen la cui frase ” La vita è sacra in sé: il suo valore non è relativo, non è utile o non utile a qualsiasi altra persona o cosa.” che troviamo a fine libro riassume bene quale sia la bioetica proposta da Giulia Bovassi in questo libro.

Ogni capitolo oscilla tra osservazioni tratti da quel che accade nel quotidiano, una analisi storica dei fenomeni e delle degenerazioni che hanno portato a un abbandono della bioetica e riflessioni filosofiche che meritano lettura attenta e forse proprio per questo è preferibile la versione cartacea del libro: va sottolineato, vanno messi appunti e sfogliato all’indietro tornando sui passaggi piu’ volte.

I temi fanno parte del miglior repertorio del politicamente scorretto tra cui
castità, contraccezione, aborto, cybersesso, maternità surrogata, differenza sessuale, che speriamo possano condurre ogni lettore a scoprire e riscoprire che di fronte alle derive del mondo attuale non possiamo rimanere spettatori.
Come auspicato nel libro stesso c’è un bisogno estremo di “attori che sollevino dall’angoscia del futuro mediante la bellezza e lo stupore scaturito dalla sacralità della nostra natura umana”, potremmo essere noi, ognuno di noi. E’ un bell’auspicio e questa guida alla bioetica è un buono strumento per persone normali, non alieni al mondo e ai suoi problemi.
E’ proprio per noi tutti, terrestri amanti della vita e del bene.
Paolo Botti

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