Il dovere della difesa della vita (Giovanni D’Ercole)

— A tutti i sacerdoti della
Diocesi di Ascoli Piceno
Ascoli Piceno, 15 settembre 2019
Il giorno 24 settembre p.v. la Corte Costituzionale si pronuncerà sul fine-vita.
Il rispetto per la vita è un diritto e un dovere di tutti, dal suo nascere al suo tramonto naturale. Con l’aborto si è resa vulnerabile la vita, per cui oggi molti, anche tra i cristiani, ritengono che l’eutanasia sia lecita e in alcuni casi addirittura necessaria.
A tal riguardo il Catechismo della Chiesa Cattolica dice:
«Qualunque ne siano i motivi e i mezzi, l’eutanasia diretta consiste nel mettere fine alla vita di persone handicappate, ammalate o prossime alla morte. Essa è moralmente inaccettabile» (2277) e aggiunge che a maggior ragione «coloro la cui vita è minorata o indebolita richiedono un rispetto particolare» (2276).
Come pastore di questa Chiesa che è in Ascoli Piceno sento il bisogno di ricordare a tutti i cristiani che è nostro dovere amare, promuovere, difendere sempre la vita, accompagnandola soprattutto nei momenti più delicati, difficili, sofferti come quelli della vecchiaia o in situazioni di malattie terminali o degenerative.
Invito tutti a riflettere sul dovere della difesa della vita, e a pregare. In particolare suggerisco la recita del Santo Rosario, invocando la protezione della Madonna Addolorata, che oggi contempliamo ai piedi della croce compartecipe della morte del suo Figlio Gesù.
Segnalo inoltre l’iniziativa della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria che con padre Paolo Castaldo ha organizzato per mercoledì 18 settembre 2019 dalle ore 10:00 alle 12:00 un momento di preghiera davanti alla sbarra dell’ingresso dell’Ospedale Mazzoni.
Tutti i parroci che vogliono sensibilizzare le parrocchie sulla questione del fine-vita, fondamentale tema per il tempo presente quanto per il futuro, possono ispirarsi a questa proposta e a mettere in atto iniziative di preghiera e di sensibilizzazione sulla delicata fase del fine-vita. Grazie per l’attenzione che vorrete dare a quest’appello a difesa e promozione della vita umana, soprattutto nella sua fragilità.
Il vostro vescovo
☩ Giovanni D’Ercole

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