Figli degli uomini: profezia o futuro possibile?

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“Children of Men”, film del regista messicano Alfonso Cuarón, con Clive Owen e Michael Caine, tratta temi profondi e attuali senza rientrare esattamente nella categoria “fantascienza”. Il film si basa sull’omonimo romanzo di P.D. James ed esplora un mondo privo di bambini, dove l’infertilità ha colpito tutte le donne per diciotto anni.

La trama mostra una società sconvolta dalle guerre, dall’immigrazione e dalla crisi della civiltà nel 2027, un futuro che richiama inevitabilmente il 2006. Il film non spiega perché le donne non possano più concepire, lasciando al pubblico la libertà di immaginare le possibili cause: stress, epidemie, cure invasive, alimentazione iperchimica, mutazioni genetiche o cultura.

“Children of Men” tocca temi complessi come la fecondazione assistita, le cellule staminali, la clonazione terapeutica e l’aborto, suscitando riflessioni sull’umanità, la scienza, l’etica e il multiculturalismo. Il film non offre risposte definitive, ma incita lo spettatore a porsi domande sulla direzione in cui sta andando la società.

“Inoltre, i cartelloni pubblicitari sparano ovunque il nome del “miracoloso” medicinale “Quietus”, un kit per eutanasia fai da te, che offre alle persone la possibilità di decidere quando e come abbandonare quel mondo ormai dominato dalla vecchiaia e dallo sconforto. Questa società si ritrova di fronte a una scelta difficile: continuare a vivere in un mondo decadente e privo di speranza o scegliere di porre fine alle sofferenze tramite l’eutanasia. Questo aspetto agghiacciante del futuro dipinto dal film aggiunge un ulteriore strato di complessità alle tematiche affrontate, spingendo gli spettatori a interrogarsi sulla natura della vita e sulla dignità umana.”

La pellicola affronta il tema della tracotanza umana (ubris), mostrando un mondo privo di speranza, impegnato in guerre senza senso, e dove l’eutanasia è diventata una scelta comune per chi non vede più uno scopo nella vita. La religione e la scienza sono in secondo piano rispetto alla disillusione dell’umanità, che sembra aver perso ogni senso di scopo e creatività.

“Children of Men” offre una visione realistica del presente, parlando delle civiltà che stiamo distruggendo ogni giorno nei valori e nella vita collettiva. Il film ci costringe a riflettere su tematiche attuali e profonde che ci riguardano, portandoci a immaginare un futuro in cui la speranza potrebbe svanire se non affrontiamo le sfide del presente.

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