Noi siamo le nostre scelte (Silvana De Mari)

Foto di ELG21 da Pixabay

Bambini scambiati
Tutti i terrificanti totalitarismi del XX secolo hanno sterminato gli “inutili”.
Anche all’interno del Cristianesimo la tentazione di considerare il bambino drammaticamente diverso come non umano è stata presente.

I bambini affetti da patologie gravi, soprattutto a giudicare dalla descrizione dei sintomi, quelli affetti da cretinismo ipotiroidismo congenito, e quelli affetti da autismo, erano considerati figli del demonio, scambiati con il figlio vero mentre la madre era distratta, oppure da lui concepiti nel ventre di lei. Nel medioevo ed epoche successive si riteneva che un bambino affetto da autismo fosse in realtà scambiato cioè figlio del demonio. Questo atroce incantesimo nel mondo anglosassone è chiamato changeling, e l’ombra è in tutte le fiabe dove esseri malvagi sottraggono alla culla il vero figlio per sostituirlo con un loro emissario. Spesso ci si attaccava a questa idea per disfarsi di un figlio indesiderato, oppure a questa idea si attaccavano i cadetti privi di eredità che accusavano il primogenito con qualche pecca di essere un bastardo scambiato. Martin Lutero sosteneva che i bambini scambiati esistevano, che erano figli del demonio, privi di anima, e che era corretto ucciderlo.

La dottoressa Julie Leask del National Centre for Immunisation Research in un articolo riportato sulla rivista medica “Archives of Disease in Childhood” esaminando la descrizione di numerose fiabe del nord Europa identifica il bambino scambiato con il bambino affetto da autismo: apatici, impenetrabili, incapaci di sorriso e gesti di affetto, spesso non parlano ma urlano.
“Pensiamo che le fiabe rappresentino il modo delle comunità non scientifiche di spiegare e relazionarsi con il bambino disabile — ha affermato la dottoressa — una specie di guida per i genitori”.

Ai bambini scambiati è dedicato Hania
L’Oscuro Signore, decide di dannare l’Umanità e concepisce un figlio nel ventre di una donna: l’umanità o permetterà al bambino di crescere e ne subirà i malefici, o lo assassinerà e nell’uccidere un bambino perderà la sua anima Il libro è un libro fantasy, non sul vero autismo, che risponde alla domanda: se il demonio avesse veramente dei figli come sarebbero? Esattamente come Harry Potter risponde alla domanda: se streghe e maghi esistessero davvero, come sarebbero? La bambina Hania ha però dei tratti di autismo: la madre deve confrontarsi a una creatura che non sorride mai, non parla, di cui lei ha paura, che le attira addosso la disapprovazione di tutti.

La bambina non parla, non sorride mai e non la guarda in faccia, e per lei è un’angoscia oltre che un motivo di riprovazione: tutti ritengono una colpa la sua maniera di trattare la bambina che è invece l’unica maniera possibile. Ci sono numerosi film, Rosamery’s baby e tutti i suoi cloni, dove in demonio concepisce un figlio che è al 100% demoniaco. E perché Mai? Per metà quel bambino è umano, quindi ha il libero arbitrio. È quello che intuisce la madre della bimba figlia dell’Oscuro Signore cui riesce a formare un’etica raccontandole storie di cavalleria.
E alla fine la bambina sceglie.
Chiunque può fare la scelta giusta, qualsiasi cosa ci sia nella sua storia, nei suoi cromosomi. Noi siamo le nostre scelte.
Silvaba De Mari

NDR: il nostro passato influenza le nostre scelte. Ma è la nostra volontà che deve portarci a scegliere il bene a qualunque costo.

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