Ha senso guarire l’albero genealogico?

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La guarigione dell’albero genealogico, nota anche come guarigione familiare o sistemica, è un approccio terapeutico che si concentra sulle relazioni familiari e sulle dinamiche ereditate da generazioni passate. Questo approccio si basa sul concetto che problemi emotivi, comportamentali e di salute fisica possano essere legati alle esperienze e ai traumi dei nostri antenati.

Tuttavia, ci sono alcune contraddizioni e critiche alla guarigione dell’albero genealogico:

  1. Mancanza di basi scientifiche solide: Alcuni critici sostengono che la guarigione dell’albero genealogico manca di un solido fondamento scientifico. Non ci sono studi rigorosi che dimostrino l’efficacia di questo approccio rispetto ad altre terapie.
  2. Rischio di semplificazione eccessiva: La guarigione familiare può a volte ridurre complesse questioni emotive e comportamentali a semplici cause ereditate. Questo può portare a ignorare altri fattori importanti, come le influenze ambientali e sociali, nel determinare il benessere di una persona.
  3. Possibile enfasi eccessiva sul passato: Concentrarsi esclusivamente sulle esperienze e sui traumi dei nostri antenati può farci trascurare l’importanza delle nostre scelte e responsabilità personali nel presente. È importante mantenere un equilibrio tra il riconoscimento dell’influenza delle nostre radici familiari e l’autonomia personale.
  4. Rischio di rafforzare la colpa familiare: La guarigione dell’albero genealogico può indurre i pazienti a sentire che sono in qualche modo responsabili dei problemi dei loro familiari passati e presenti. Questo può creare un senso di colpa eccessivo e inutile.
  5. Difficoltà nel verificare le informazioni: In molti casi, le informazioni sulle esperienze e i traumi delle generazioni passate possono essere incomplete o inaffidabili. Ciò può rendere difficile determinare con precisione l’influenza delle radici familiari su una persona.

Esiste un libro intitolato “guarigione dell’albero genealogico”, che potremmo inserire nella saggistica newage scritto da un psichiatra anglicano di nome Kenneth McAll. La maggior parte del libro può essere considerata accettabile anche per i cattolici, finchè analizza le influenze educative e sociali che derivano dall’esperienza familiare, tuttavia il Dr. McAll “racconta come, attraverso le sue esperienze mediche e religiose, ha scoperto un nuovo metodo di guarigione. Egli sostiene che molti pazienti considerati incurabili sono in realtà vittime di un controllo esercitato dai loro antenati. L’autore cerca quindi di liberare i pazienti da questo controllo. Attraverso la creazione di un albero genealogico, egli è in grado di individuare l’antenato responsabile del danno causato al paziente, e quindi recide il legame tra quest’ultimo e l’antenato.”
Ma di libri su questi temi ce ne sono a iosa e ognuno dice cose diverse, elaborando teorie sugli spiriti degli antenati.

Un filo comune è il pensare che il passato definisca quasi tutto delle nostre problematiche.
Gli esempi sono molteplici, c’è chi pensa che la presenza di una strega tra gli antenati possa causare la morte di un neonato, come la teoria che la presenza di un massone nella famiglia possa essere la causa di un tumore all’intestino, oppure la correlazione tra ogni tipo di malattia e i peccati commessi dagli antenati.
O ancora l’idea che demoni specifici, come l’ira, la lussuria, il gioco d’azzardo, la dipendenza da droghe o malattie mentali, perseguitino le famiglie attraverso le generazioni, causando vizi specifici.

Anche gli Apostoli credevano, come molti ebrei dell’epoca, che ogni malattia potesse essere collegata a qualche peccato.

E’ per questo che domandarono a Gesù: “Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori perché egli nascesse cieco?”. La risposta di Gesù è illuminante e molto importante. “Nè lui ha peccato nè i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio”. (Gv 9,3)
Ns Signore in un altra occasione scartò l’idea che certe disgrazie vengano su certe persone a causa dei loro peccati, mentre altre sono risparmiate perché meno colpevoli. Riferendosi a un gruppo trucidato sotto Pilato e ad altri 18 rimasti uccisi dal crollo della torre di Siloe, Gesù disse: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei per aver subito tale sorte? No, vi dico”. (Lc 13,2-4)
Da dove hanno preso questo concetto gli Ebrei? Nel libro dell’Esodo Dio dice: “Io sono un Dio geloso che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per coloro che mi odiano” (Es 20,5). Ma questo deve intendersi valido per tutti i tempi fino alla fine del mondo come i Dieci Comandamenti? No; molte cose nella Rivelazione Ebraica erano solo per gli Ebrei, come la circoncisione, i sacrifici animali e altri rituali e leggi ebraiche. S. Giovanni Crisostomo dice esplicitamente che la dichiarazione di castigo fino alle successive generazioni “non è universale, ma fu fatta riferendosi a coloro che uscivano dall’Egitto”. (Omelia 56 )

Persino all’interno dello stesso Antico Testamento Dio ha cambiato questa disposizione. Vedi tutto il capitolo 18 di Ezechiele. Dio dice: “Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d’Israele: I padri hanno mangiato l’uva acerba e i denti dei figli si sono allegati? Com’è vero che io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele”. In seguito Dio dice: “Voi dite: perché il figlio non sconta l’iniquità del padre?Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, perciò egli vivrà. Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l’iniquità del padre, nè il padre l’iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità” (Ez 18,19-20).
Se qualcuno nella tua famiglia ha una malattia non c’è bisogno di cercare dei peccatori nel tuo albero genealogico come cercavano di fare gli Apostoli!

Non possiamo capire o giustificare le vie di Dio. Cercare una spiegazione personale per tutto può portare all’ossessione e alla mancanza di fiducia in Dio. Queste cose non sono in linea con i buoni frutti dello Spirito Santo.

Alcune di queste questioni pseudo-carismatiche sono in realtà un tentativo di spiegare ciò che non può essere spiegato. Perché una persona è nata cieca? Perché un’altra è nata con una disabilità? Perché qualcuno muore giovane di cancro? Perché una famiglia è colpita da malattie mentali? Di solito, la risposta dovrebbe essere “Non lo so” o, in senso positivo, “Solo Dio lo sa”. Tutte queste cose misteriose sono il risultato dei piani imperscrutabili della Divina Provvidenza.

Un giorno fu chiesto a Padre Pio perché non avesse guarito un parente stretto, un giovane, da una malattia cronica. Lui rispose: “Se fosse stato guarito, avrebbe amato troppo questa vita e avrebbe perso la sua anima.” Non è dato ai comuni mortali conoscere i piani segreti della Provvidenza, ma storie semplici come queste ci permettono di intravedere le vie di Dio e come Egli trae il bene dal male, anche quando non lo vediamo in questa vita. La malattia del parente di Padre Pio rappresentava per lui l’opportunità di partecipare alla Croce di Cristo e di salvare la sua anima.

In una prospettiva cattolica, il peccato è il più grande di tutti i mali. Dio non ha promesso di guarirci o liberarci da tutte le malattie in questa vita, ma ha promesso di perdonare i nostri peccati se ci pentiamo.

La credenza nelle maledizioni ancestrali o generazionali e simili è una distorsione della dottrina cattolica del peccato originale, che è sufficiente per spiegare i mali e le imperfezioni in questo mondo. La soluzione viene attraverso il battesimo e la vita di grazia, non attraverso esorcismi particolari o rituali di guarigione.

Se una persona confessa sinceramente i propri peccati passati, fa riparazione per essi, segue i Comandamenti, riceve regolarmente i Sacramenti e evita pratiche occulte e superstizioni, può essere sicura che le afflizioni non hanno cause occulte.

Alcuni cattolici che affermano di eliminare l’influenza negativa degli antenati sono in realtà influenzati da idee new age che sfruttano la suscettibilità e la sensibilità delle persone disperate. Questi nuovi movimenti spingono gli individui a cercare altrove la causa dei loro problemi anziché guardare a se stessi. Questo è un problema diffuso nel mondo di oggi, in cui molte persone rifiutano di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e decisioni. Di conseguenza, alcuni cercano di incolpare i loro genitori, gli antenati, gli spiriti maligni o una presunta maledizione pronunciata su di loro.

Inoltre, è estremamente imprudente dire alle persone che soffrono di paure che i loro problemi sono causati da demoni o antenati che li opprimono. Queste spiegazioni solo aggravano la situazione. Quello di cui queste persone hanno davvero bisogno è sviluppare la virtù della forza interiore e avere fiducia in Dio.

Sappiamo tutti che in alcune famiglie c’è una maggiore tendenza all’alcolismo, al gioco d’azzardo, all’impulsività o ad altri vizi. Tuttavia, sappiamo anche che all’interno della stessa famiglia ci sono individui completamente diversi. Il nostro temperamento di base può renderci inclini a certi comportamenti, ma il nostro carattere, ovvero ciò che facciamo con esso, dipende da noi. Se collaboriamo con la grazia di Dio, possiamo superare le tentazioni, le cattive inclinazioni e i cattivi esempi. Possiamo sviluppare nuove virtù. Da genitori peccatori, Dio può far sorgere dei santi, e lo fa! Solo un irragionevole determinismo cerca di imprigionare le persone in una condizione per il resto della loro vita.

Potrei continuare dicendo che né Dottori della Chiesa, né Santi, né Papi, né Concili hanno mai insegnato o menzionato qualcosa del genere. È un’invenzione senza alcun fondamento né nella Sacra Scrittura né nella Sacra Tradizione. Non troverai nemmeno una parola a riguardo nelle 688 pagine del Catechismo della Chiesa Cattolica. Si tratta di una leggenda proveniente da ambienti esterni alla Chiesa.

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