La violenza che colpisce il Sudan

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Image by wendy CORNIQUET from Pixabay

Il Sudan, dalla sua indipendenza nel 1956, ha vissuto due lunghe guerre civili, numerosi colpi di stato militari e alcuni conflitti locali ed etnici molto sanguinosi. Guerra, violenze e conflitti armati hanno condizionato lo sviluppo del Sudan: il paese è molto povero, ha vissuto ripetute crisi umanitarie ed è soggetto a fasi di grande siccità e carestie.

Il 15 aprile nel paese è scoppiata l’ennesima sanguinosa guerra: si tratta dello scontro tra le forze armate sudanesi e le forze paramilitari della Rapid Support Forces.

Si contano già migliaia di morti e feriti e più di 3 milioni di persone hanno dovuto abbandonare tutto per fuggire nel sud Sudan o nei paesi vicini. Gli organismi internazionali riportano diversi casi di violenza brutale, saccheggi, uccisioni indiscriminate e stupri.

La situazione è terribile, milioni di persone non hanno accesso a cibo, acqua, cure mediche. Gli ospedali rimasti aperti a Khartoum sono pochi, alcuni sono stati occupati, altri chiusi, molti bombardati. La crescente crisi politica e umanitaria si affianca alla lunga crisi economica già presente nel paese. Circa un terzo della popolazione necessitava di aiuti prima dell’inizio dei combattimenti. In seguito agli scontri, questi dati sono destinati ad aumentare notevolmente complicando ulteriormente la situazione già drastica del paese.

I Salesiani di Don Bosco in Sudan si occupano di aiuto e sostegno alla popolazione più povera e vulnerabile: gestiscono scuole primarie, secondarie e istituti per la formazione professionale.

I bombardamenti in Sudan hanno anche colpito i laboratori e le aule della nostra scuola tecnica che ospita oltre cinquecento allievi. In seguito a questa situazione pericolosa, il Vescovo ha chiesto ai missionari di lasciare il Sudan e di cercare un rifugio nei paesi vicini.

Solo il Signore sa quanto tempo durerà questa inumana lotta fratricida perché fino ad oggi non ci sono segni di voler arrivare ad un accordo di pace e di porre fine alle violenze.

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