È inammissibile vedere che nell’epoca del tanto proclamato “#MeToo” in una parte del globo, precisamente in India, nel distretto di Beed, principale zona di produzione dello zucchero di canna, accada questo scempio!
Il 36% delle lavoratrici agricole ha subito la privazione dell’utero con un intervento di ablazione totale. Tra queste donne anche bambine di soli 10 anni. «Se non tolgono l’utero è un problema per noi, sono meno produttive», così uno dei reclutatori di donne, denominati ‘mukadam’. Questo è un ulteriore volto della #Tratta di esseri umani. Parlano di diritti e di contrasto alle discriminazioni, di lotta alla violenza sulle donne, ma in molte parti del mondo atroci crimini vengono commessi sotto gli occhi di molti, nel silenzio generale dell’opinione pubblica. Viva il “Me Too” e il suo essere moda del momento.
Emmanuele Di Leo – Steadfast
In Vanjarwadi il 50% delle donne ha subito una isterectomia per poter lavorare. Molte di loro secondo un report di un giornale locale riportano problemi mentali o fisici dovuti a tale operazione effettuata non per motivi di salute ma per disagi socioeconomici.
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