Vado in strada per portare coraggio e sostegno a chi si sente solo (Federica B.)

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Andare in Africa è il sogno di molti. Anch’io sono fra questi. Ma prima che potessi organizzarmi per fare un viaggio in Africa, scoprii che l’Africa era sulle strade delle nostre città. Non potevo perdere questa occasione, volevo conoscere l’Africa! E così mi ritrovai in una strada grigia e larga, dove le macchine corrono a cento all’ora e il cuore mi batteva forte perché d’improvviso non mi sentivo più a casa mia, ma in un altro mondo, in un’altra terra, ero in Africa!

Ecco il fuoco, ecco le danze che vengono dal cuore, ecco i canti che volano e riempiono il cielo stellato. Ecco i volti allegri, pieni di semplicità e di amore incondizionato per la vita, volti pieni di speranza viva. E poi quegli occhi neri e grandi, gioiosi e un po’ tristi. Forse l’Africa soffre? Eppure continua a sorridere come se niente fosse e quel sorriso è autentico. Sì, soffre, solo che è capace di cantare! E non solo, l’Africa è capace di credere e sperare, è capace di amare!

Vado in strada per portare coraggio e sostegno a chi si sente solo e incapace di ritrovare la libertà e una vita dignitosa, ma vado anche in strada per imparare ad amare.

Testimonianza di Federica. Volontaria in una delle unità di strada attivate dall’associazione contro lo sfruttamento delle donne a scopo sessuale. Ogni unità di strada incontra mediamente 200 donne ogni anno, in prevalenza di nazionalità nigeriana. Oltre al percorso di fuga dallo sfruttamento l’associazione offre percorsi di formazione, studio dell’italiano, sostegno economico e affettivo.

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Dipendenza da videogames. Schiavi di uno schermo.

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Atto di consacrazione alla Madonna di Czestokhowa – Jasna Gora (Giovanni Paolo II)