La tratta in Romania: casi studio

Foto di Saasha Mashirov da Pixabay

Il caso del “Nido di Vespe”

Un gruppo criminale rumeno-danese specializzato nell’inganno e nello sfruttamento delle persone è stato sgominato da una grossa operazione degli investigatori danesi e rumeni. Il gruppo ha agito nel periodo 2012-2014 al fine di reclutare cittadini rumeni provenienti dalle contee povere della Romania, a cui erano stati promessi lavori ben retribuiti in Danimarca. La grande operazione si chiamava “Nido di Vespe”. In seguito all’operazione, 21 cittadini rumeni e 2 cittadini danesi sono stati arrestati con l’accusa di aver usato l’identità delle persone trafficate per ottenere ingenti somme di denaro ingannando le autorità, le banche, gli istituti di credito e i negozi danesi. Secondo le autorità danesi le vittime, prive di mezzi materiali e finanziari, sono state schiavizzate e dai membri del gruppo criminale; non conoscendo la lingua, dovevano vivere nelle abitazioni indicate dai membri della rete criminale e dovevano svolgere le attività da loro imposte. I danni subiti dallo Stato danese ammontavano a milioni di euro. I cittadini rumeni detenuti in Danimarca sono stati processati e condannati dallo Stato danese per tratta di esseri umani, inganno, frode informatica ed evasione fiscale. Allo stesso tempo, le autorità rumene hanno avviato le operazioni necessarie per reprimere il ramo rumeno di questa rete transnazionale.

Fonte: Rapporto CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili) 2019 sulla Tratta

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