RAPPORTO SEMESTRALE (gennaio/giugno 2011) – Unita’ di strada anti-sfruttamento
Dati e analisi sul fenomeno del traffico di esseri umani a scopo sessuale
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Da molti anni l’associazione Amici di Lazzaro www.amicidilazzaro.it aiuta le donne vittime di tratta e sfruttamento, incontrandole in strada con una unità mobile composta da 5-8 volontari.
Nei mesi gennaio – giugno 2011 sono state incontrate 295 ragazze e donne nigeriane, nelle seguenti città: Torino, Moncalieri, Trofarello, Candiolo, Orbassano, Carmagnola, Vinovo, Piobesi, Settimo, Grugliasco, Collegno, Pianezza, San Mauro, Venaria.
(LEGGI QUI I RAPPORTI DEGLI ALTRI ANNI)
Di queste 295 donne, ben 219 risultano sfruttate e sotto ricatto di “Maman” (sfruttatrici) o di “Bros” (sfruttatori).
La percentuale è quindi vicina all’75%.
E’ abbastanza rilevante (circa il 10%) il numero delle donne nigeriane disperate che tornano in strada dopo anni di vita normale. Si tratta di donne senza strumenti culturali, in molti casi analfabete che non riescono a trovare un inserimento stabile nel mondo del lavoro, cui la crisi ha tolto ogni speranza di risalita, senza un supporto formativo mirato.
Vi sono poi donne che hanno da poco terminato di pagare il debito agli sfruttatori e non riescono a regolarizzarsi e a fare ingresso nel mercato del lavoro.
Età media delle ragazze è tra i 23 e 24 anni in leggero calo rispetto alla rilevazione precedente.
La città di provenienza principale è Benin city, seguita da Lagos, Warry e Uromi.
Nonostante i luoghi comuni si tratta quindi in larghissima maggioranza di ragazze sfruttate.
Nei primi 6 mesi, 21 ragazze hanno chiesto aiuto per lasciare la strada, le vie che l’associazione utilizza sono l’art.18 (denuncia degli sfruttatori e conseguente ottenimento del permesso di soggiorno quando le forze dell’ordine hanno verificato che la denuncia è veritiera), oppure le vie ordinarie per la regolarizzazione degli immigrati. In tutti i casi l’associazione provvede (senza contributi pubblici) alla fuga e all’accoglienza in proprio e grazie ad una vasta rete di collaborazioni.
Alle donne in difficoltà economica provvede ad un sostegno materiale e morale.
E’ in forte calo il numero delle ragazze che escono dalla tratta denunciando gli sfruttatori, molte di esse infatti sono già in possesso di un permesso di soggiorno o comunque di un procedimento avviato tramite la richiesta dell’asilo politico. Escono quindi dalla tratta senza denuncia, con il rischio che gli sfruttatori anche dopo mesi o anni tornino a minacciarle e chiedere denaro
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Sono in aumento anche le donne in stato confusionale e disturbi psicologici segno di un disagio profondo dovuto alla condizione di emarginazione e sofferenza che vivono.
Abbiamo rilevato anche un aumento delle donne passate tramite la Libia:
donne nigeriane che non si trovavano in Libia per lavoro ma vi sono arrivate negli ultimi mesi portati dai trafficanti. Le organizzazioni criminali sanno bene chi arriva dalla Libia viene trattato come rifugiato e riceve il permesso di soggiorno umanitario della durata di 6 mesi, appena arrivate nei centri di accoglienza le ragazze vengono contattate e avviate, sotto minaccia, alla strada.
L’associazione ha previsto nei prossimi mesi vari incontri in centri d’accoglienza di rifugiati per poter incontrare le donne nigeriane e metterle in salvo dagli sfruttatori.
RIASSUMENDO:
- le ragazze sfruttate sono tre quarti del totale delle donne che si prostituiscono
- l’età media è in calo, sui 23-24 anni
- molte delle donne non sfruttate sono in strada per pura disperazione
- i trafficanti usano la via libica per portare le vittime e ottenere un permesso umanitario che le metta al riparo dal rimpatrio, salvaguardando il proprio “investimento”.
- In calo le denunce degli sfruttatori
LEGGI QUI: 18 miti sulla prostituzione
Per informazioni 3404817498 info@amicidilazzaro.it