
La comunità in esame fa registrare un livello di stabilizzazione sul territorio leggermente superiore alla media dei cittadini non comunitari: la quota di lungosoggiornanti al suo interno è, infatti, pari al 65,1%, una percentuale superiore a quella rilevata sul complesso dei non comunitari di quasi 3 punti percentuali. Tanto la popolazione non comunitaria nel suo complesso quanto la comunità srilankese fanno registrare una crescita della quota di lungosoggiornanti, rispettivamente dello 0,6% e dell’1%.
In riferimento ai motivi delle presenze alla data del 1° gennaio 2019, si mette in evidenza la prevalenza tra i permessi di soggiorno soggetti a rinnovo, relativi al complesso della popolazione non comunitaria, dei motivi familiari, cui è legato il 43,7% dei titoli, un valore in crescita di circa un punto percentuale rispetto all’anno precedente, a segnalare – insieme all’incremento della quota di lungosoggiornanti – un progressivo e costante processo di stabilizzazione sul territorio dei migranti. Basti pensare che considerando i soli minori, i ricongiungimenti familiari coprono una quota pari al 93% circa dei titoli soggetti a rinnovo. Il lavoro rappresenta la seconda motivazione di soggiorno, con un’incidenza pari al 31% sui titoli soggetti a scadenza, percentuale inferiore di 2,6 punti a quella registrata l’anno precedente.
Di tutto rilievo anche la quota di permessi di soggiorno legati a richiesta o detenzione di una forma di protezione: 18,7% a fronte del 17,1% registrato al 1° gennaio 2018. i motivi familiari rappresentino la principale motivazione di soggiorno in Italia anche per i cittadini srilankesi, sebbene con un’incidenza superiore a quella riscontrata nel complesso dei cittadini non comunitari: il 50% a fronte del 43,7%. In riferimento alla comunità srilankese la quota di ricongiunti tra i minori è pari addirittura al 99,5%. Anche tra i cittadini srilankesi la seconda motivazione di soggiorno è il lavoro, ma anche in questo caso con un’incidenza nettamente superiore ai cittadini di Paesi Terzi in generale: il 47% circa contro il 31%, una differenza di 16 punti percentuali. Rispetto all’anno precedente i permessi di soggiorno soggetti a rinnovo, relativi alla comunità in esame, sono diminuiti di un punto percentuale. In particolare, si riduce la quota di titoli legati a motivi di lavoro (passati dal 49,4% al 46,9%), mentre crescono – in termini percentuali – i titoli legati a motivi familiari, la cui quota aumenta del 2,3%, e le richieste di protezione internazionale, passate dall’1,7% al 2,2%.
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Fonte: Rapporto annuale sulla presenza dei migranti (2019) Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali