La comunità in esame si distingue per uno stadio di stabilizzazione piuttosto basso: la quota di lungosoggiornanti al suo interno è, infatti, pari al 36,7%, una percentuale inferiore di oltre 25 punti percentuali rispetto a quella rilevata sul complesso dei non comunitari.
Considerando i soli minori, i ricongiungimenti familiari coprono una quota pari al 93% circa dei titoli soggetti a rinnovo. Il lavoro rappresenta la seconda motivazione di soggiorno, con un’incidenza pari al 31% sui titoli soggetti a scadenza, percentuale inferiore di 2,6 punti a quella registrata l’anno precedente. Di tutto rilievo anche la quota di permessi di soggiorno legati a richiesta o detenzione di una forma di protezione: 18,7% a fronte del 17,1% registrato al 1° gennaio 2018.
Oltre il 67% dei cittadini nigeriani possiede infatti un permesso di soggiorno legato alla richiesta o alla detenzione di una forma di protezione, una percentuale addirittura in crescita rispetto all’anno precedente. La percentuale supera di quasi 50 punti quella rilevata sui cittadini non comunitari complessivamente considerati, mettendo in evidenza una precarietà della comunità in esame sul territorio che rende più complesso il processo di integrazione. La Nigeria è il primo Paese di provenienza dei titolari di permessi per richiesta o detenzione di una forma di protezione. I permessi per motivi di lavoro per la comunità in esame ammontano a meno del 10%, valore distante oltre 20 punti da quello registrato sul totale cittadini non comunitari. I motivi di studio danno diritto di soggiorno in Italia a solo lo 0,5% dei cittadini nigeriani titolari di permessi di soggiorno soggetti a rinnovo, mentre il 2,9% dei permessi è stato rilasciato per altri motivi (cure mediche, motivi religiosi etc.). Rispetto all’anno precedente i permessi di soggiorno soggetti a rinnovo, relativi alla comunità in esame, sono rimasti sostanzialmente stabili (+0,1%). In particolare si riduce sensibilmente la quota di titoli legati a motivi di lavoro (passati dal 10,5% al 9,3%), mentre cresce lievemente – in termini percentuali – la quota di titoli legati ai ricongiungimenti familiari, che passano dal 18,9% al 19,4%. Sostanzialmente stabile, e poco significativa, la percentuale relativa ai motivi di studio.
Come già accennato, il confronto con il complesso dei non comunitari regolarmente soggiornanti evidenzia quale elemento distintivo della comunità in esame l’altissima incidenza dei permessi soggetti a rinnovo e in particolare di quelli legati a forme di protezione internazionale. Emergono inoltre percentuali molto basse per i permessi per lavoro e ricongiungimento familiare, che sommati insieme ammontano a solo il 28,7% per la comunità nigeriana, a fronte del 74,7% per il totale dei non comunitari.
In relazione alla comunità in esame i nuovi titoli di soggiorno rilasciati nel 2018 ammontano a 15.532, numero diminuito di oltre 42 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Analizzando le caratteristiche socio-demografiche dei cittadini nigeriani cui è stato rilasciato un permesso di soggiorno nel corso del 2018, si registra un disequilibrio di genere a favore degli uomini ( 62,1%). Si tratta soprattutto di giovani maggiorenni: quasi il 56% dei nuovi ingressi di cittadini nigeriani riguarda giovani tra i 18 e i 29 anni, mentre i minori nigeriani titolari di nuovi permessi di soggiorno nel 2018 sono il 21,6%.
In riferimento ai motivi di rilascio dei nuovi permessi di soggiorno ai cittadini nigeriani (tabella 4) che hanno fatto ingresso nel Paese nel 2018, si evidenzia la netta prevalenza dei permessi per asilo, richiesta asilo e motivi umanitari, pari al 74,8% del totale dei nuovi permessi rilasciati per la nazionalità in esame e che rappresentano un consistente 17,9% del totale dei permessi dello stesso tipo rilasciati a cittadini non comunitari. Nonostante il dato molto significativo, si è comunque registrata una variazione percentuale negativa di quasi 50 punti rispetto all’anno precedente. I permessi rilasciati per motivi di lavoro rappresentano solo lo 0,2% delle autorizzazioni al soggiorno per i cittadini nigeriani10, mentre residenza elettiva, religione e salute raggiungono nel 2018 quota 4,6%, comunque in diminuzione rispetto al 2017 (-12,7%). I permessi rilasciati per studio rappresentano l’1,3% del totale, con una crescita del 67,5%. Nel confronto col complesso dei non comunitari appare evidente la già citata maggior incidenza, tra i motivi di rilascio dei nuovi titoli relativi alla comunità nigeriana, della richiesta o detenzione di una forma di protezione (74,8% a fronte di 26,8%), mentre per le altre motivazioni di rilascio la comunità in esame fa rilevare percentuali al di sotto di quelle relative ai non comunitari in generale, soprattutto per quanto riguarda il ricongiungimento familiare (19% a fronte dell’oltre 50% per il totale degli extra UE)
Fonte: Rapporto annuale del Governo sulla presenza dei migranti (2019)