Nel cristianesimo, ho scoperto l’amore di Dio (Hakima)

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La mia conversione ha portato scompiglio nella mia famiglia, composta da musulmani sunniti.
Ho studiato in una scuola laica in cui tutti erano musulmani.

Ho avuto due momenti grandi nella vita di fede:
Prima il battesimo e poi la maturazione ad una relazione vera e profonda con Gesù.

Ero piccola e vedevo dei film su Gesù senza comprendere nulla. Crescendo mi sono fatta delle domande e ho voluto approfondire l’islam e capire il Corano. Ma non mi bastava.

Tra le cose che più mi hanno allontanato dall’islam vi sono sicuramente la poligamia, di cui non ho trovato alcuna giustificazione pensando a Dio come Qualcuno che ci ama.
E un’altra cosa importante è che l’amore di Dio è gratuito.
Dio è morto per me nonostante io sia libero di rifiutare o accogliere il suo amore.

Anche nell’islam, se ci si pente, Dio perdona.
Ma nel cristianesimo, Dio prima ama e poi attende il pentimento come mezzo per guarire e far crescere l’amore nelle persone.

Cercavo misericordia, perdono, amore per tutti, perfino per il nemico, e li ho trovati nel cristianesimo:
Ho deciso così di ricevere il Battesimo e la Cresima grazie al sostegno di amici cristiani.

Stranamente fu mia madre a opporsi e mio padre a lasciarmi libera.
“Aspetta che io muoia, poi farai quel che vuoi”.
Ma sentivo che Gesù, vero uomo e vero Dio, mi attendeva come figlia amata e a 25 anni mi sono battezzata.

Ma il cammino non era finito. Subito cercavo di ricevere da Dio delle grazie, comprendere delle cose, sentire dei discorsi e insegnamenti sull’amore e sulla vita.
Poi ho dovuto camminare e crescere per mettermi io al servizio di Dio per amare il prossimo.
E grazie ad un gruppo di preghiera mi sono formata e ho imparato a camminare da imperfetta e peccatrice, ma amata dal Padre celeste.

Grazie a Dio, oggi la mia famiglia ha accettato la mia scelta.
E ho anche la libertà di impegnarmi ad evangelizzare altri giovani come me per far conoscere l’amore di Dio.

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