Il mercoledì delle ceneri

Le Ceneri segnano l’inizio della Quaresima, un periodo di 40 giorni di penitenza, preghiera e riflessione, che prepara i fedeli alla Pasqua. Questa celebrazione invita alla conversione e al rinnovamento spirituale.

Il Mercoledì delle Ceneri è un giorno di digiuno e astinenza. Il digiuno prevede che i fedeli consumino un solo pasto principale durante la giornata, mentre l’astinenza riguarda il consumo di carne (da cui ci si astiene anche nei venerdi di Quaresima). Anche queste pratiche, come il segno esteriore delle ceneri, sono osservate come segno di penitenza e inizio del cammino quaresimale. La Chiesa stabilisce che il digiuno si applica ai fedeli dai 18 ai 59 anni, mentre l’astinenza dalla carne è obbligatoria per chi ha compiuto i 14 anni.

L’origine del Mercoledì delle Ceneri affonda le sue radici nell’antica prassi penitenziale. In origine, il sacramento della penitenza non veniva celebrato secondo le modalità attuali. L’evoluzione della disciplina penitenziale può essere sintetizzata in tre passaggi fondamentali: il passaggio da una celebrazione pubblica a una privata; la trasformazione della riconciliazione con la Chiesa, concessa un’unica volta, in una pratica più frequente, concepita come sostegno e rimedio nella vita del penitente; e il cambiamento da un’espiazione lunga e rigorosa, antecedente all’assoluzione, a una soddisfazione più lieve, da compiersi dopo l’assoluzione.

La celebrazione delle Ceneri ha origine dalla pratica della penitenza pubblica e rappresentava il rito di inizio del percorso penitenziale per i fedeli, i quali avrebbero ricevuto l’assoluzione dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. Con il tempo, il gesto dell’imposizione delle ceneri si estese a tutti i fedeli, e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservarne il valore simbolico, sottolineandone l’importanza come segno di conversione e riflessione spirituale.

La cenere come simbolo della fragilità umana
La cenere rappresenta la condizione debole e fragile dell’uomo. Abramo, parlando con Dio, dice: “Vedi come osso parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…” (Gen 18,27). Giobbe, riconoscendo i limiti della sua esistenza e sentendosi abbattuto, afferma: “Mi ha gettato nel fango: sono diventato polvere e cenere” (Gb 30,19). In molti altri passi della Bibbia troviamo la cenere usata come simbolo della precarietà dell’uomo (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27).

La cenere come segno di pentimento
La cenere è anche il segno di chi si pente per le proprie azioni sbagliate e sceglie di intraprendere un nuovo cammino verso Dio. Un esempio noto è la storia della conversione degli abitanti di Ninive dopo la predicazione di Giona: “I cittadini di Ninive credettero a Dio, proclamarono un digiuno, si vestirono di sacco, dal più grande al più piccolo. Quando la notizia giunse al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si sedette sulla cenere” (Gio 3,5-9). Anche Giuditta invita il popolo a fare penitenza per chiedere l’intervento di Dio: “Ogni uomo, donna e bambino di Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio, si cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani verso il Signore” (Gdt 4,11).

 La liturgia del Mercoledì delle Ceneri mantiene il duplice significato, chiaramente espresso nelle formule di imposizione: “Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai” e “Convertitevi, e credete al Vangelo”. L’antica formula (“Ricordati che sei polvere…”) è strettamente legata al gesto dell’imposizione delle ceneri, mentre la nuova formula (“Convertitevi…”) sottolinea in modo più evidente l’aspetto positivo della Quaresima, che inizia con questa celebrazione.

Il rito dell’imposizione delle ceneri, pur celebrato dopo l’omelia, sostituisce l’atto penitenziale della messa. Inoltre, può essere svolto anche senza la messa, seguendo questo schema: canto di ingresso, colletta, letture proprie, omelia, imposizione delle ceneri, preghiera dei fedeli, benedizione solenne del tempo di Quaresima, e congedo.

Le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del Mercoledì delle Ceneri, ma è consigliabile organizzare una celebrazione comunitaria “privilegiata” in cui venga maggiormente evidenziata la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che ha inizio.

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