Il Sud Sudan, anche nel 2022, nonostante sia ricco di risorse quali legname, petrolio, ferro, rame, cromo, zinco, tungsteno, argento e oro, è una delle più deboli economie del mondo.
Carente di infrastrutture, la giovane nazione ha anche il più alto tasso di mortalità neonatale e di analfabetismo femminile.
Gli abitanti vivono soprattutto in aree rurali dove praticano un’agricoltura di sussistenza, allevamento e pastorizia.
Le infrastrutture sono pressoché assenti: non ci sono servizi idrici, né elettrici; il servizio di ospedali e scuole è per la maggior parte erogato dalle organizzazioni di cooperazione internazionale e dalle chiese locali attraverso le missioni.
Le strade in Sud Sudan sono quasi completamente sterrate, e rese impraticabili dalle inondazioni frequenti durante il periodo delle piogge (aprile – settembre).
Su tutta la superficie nazionale, soltanto 100 km di strade sono asfaltate.
Nonostante l’indipendenza, rimangono aperte alcune controversie con il Sudan del Nord, in particolare la ripartizione dei proventi del petrolio. I giacimenti si trovano per l’80% in Sud Sudan: incredibile potenziale economico. Tuttavia, la maggior parte degli impianti di raffinazione si trova al nord. Per questo la regione di Abyei rimane ancora disputata tra le due parti.
Vorremmo riprendere a sostenere dei missionari in Sud Sudan anche nel 2023 se avremo i fondi (nel 2022 non abbiamo ancora avuto donazioni con causale Sud Sudan)
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Abbiamo avuto anche una richiesta per un aiuto a un lebbrosario nella stessa zona che necessita di medicinali e di cibo.