Modalità e motivi della presenza Egiziana in Italia (2022)

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Anche i dati sui titoli di soggiorno forniscono informazioni sul grado di stabilizzazione delle comunità sul territorio, in base alla quota di lungosoggiornanti e di ingressi e permessi legati a motivi familiari (generalmente più sono elevate più è consolidata la presenza).

In linea con l’andamento complessivo degli ingressi, i nuovi titoli di soggiorno rilasciati nel corso del 2021 a cittadini egiziani sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, raggiungendo complessivamente 11.550. Dopo il drastico calo registrato nel 2020 a causa delle restrizioni alla mobilità introdotte a livello globale per contrastare il diffondersi del virus SARS-COV-2, nel 2021 si è registrata una generale crescita dei nuovi permessi, anche grazie al provvedimento di emersione del lavoro irregolare (D.L. 34 del 2020), che ha permesso la regolarizzazione di cittadini non comunitari già presenti sul territorio. La comunità egiziana si colloca in sesta posizione per numero di nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2021, coprendo una quota pari al 4,8%.


Due cittadini egiziani su tre sono entrati nel Paese nel 2021 per motivi familiari, rappresentando il 65% delle nuove presenze, con un netto raddoppio dei titoli rispetto all’anno precedente. Il 73% circa degli egiziani che sono entrati per motivi familiari erano minori, corrispondenti a 5.449 persone, ovvero la nettissima maggioranza (92,7%) degli under 18 egiziani entrati durante lo stesso periodo.

Come accennato, i ricongiungimenti familiari sono un importante indicatore del grado di integrazione, poiché riflettono il consolidamento della presenza del richiedente sul territorio in cui è residente. Per ottenere il nulla osta al ricongiungimento familiare, è necessario dimostrare il raggiungimento di determinati standard di integrazione economica e alloggiativa, tra cui la disponibilità di un alloggio idoneo e di un reddito minimo. Inoltre, l’unità familiare è riconosciuta come diritto fondamentale nel nostro ordinamento, contribuisce a creare una stabilità psicologica, che è parte integrante del nuovo percorso di stabilizzazione in un Paese straniero.

Colpisce nel confronto con l’anno precedente il marcato incremento dei nuovi titoli legati a motivi di lavoro, che ha registrato un aumento del 702,1%. Nel corso del 2020, solo 145 cittadini egiziani avevano fatto ingresso in Italia per motivi di lavoro, mentre nel 2021 sono stati 1.163. Dopo anni di calo, i titoli per motivi di lavoro hanno visto un incremento generale, e per il complesso della popolazione non comunitaria, l’aumento è pari al 395%, ed è da legare, in buona parte, al citato provvedimento di regolarizzazione.

L’analisi della tipologia dei permessi di soggiorno evidenzia il buon livello di stabilizzazione raggiunto dalla comunità egiziana: la quota di lungosoggiornanti al suo interno al 1° gennaio 2022 è, infatti, pari al 65,3%, una percentuale leggermente inferiore a quella rilevata sul complesso dei non comunitari (65,8%). Tuttavia, è importante segnalare che la quota di lungosoggiornanti egiziani è diminuita di circa 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente (nel 2021 era del 67,4%), a causa di un rilevante incremento del numero di permessi a scadenza (+16,1%), dovuto agli ingressi.

Ad ulteriore conferma del progressivo consolidamento della presenza egiziana sul territorio, i motivi familiari rappresentano la principale motivazione di soggiorno in Italia (62,1%), con un’incidenza superiore di circa 20 punti percentuali rispetto a quella registrata sul complesso dei cittadini non comunitari (per i quali sono comunque la motivazione prevalente). Nel 58% circa dei casi, i soggiornanti per motivi familiari sono minori.

Il lavoro rappresenta, invece, la seconda motivazione di soggiorno, registrando un’incidenza pari al 29,3%; il numero di permessi rilasciati per questa motivazione è aumentato dell’11,8% rispetto all’annualità precedente.

Dalla breve analisi delle principali caratteristiche demografiche della comunità emerge chiaramente che si sia consolidato il profilo di una popolazione molto giovane, con un grado di stabilizzazione sul territorio in miglioramento ma comunque ancora acerbo.

Testo da
Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di ANPAL Servizi SPA,

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