Per il Reiki non serve Dio. Possiamo diventare dio

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Un esercito di persone n buona fede segue il Reiki e altre discipline ad esso collegate.
Ma se si parla con chi frequenta questo mondo e le altre pratiche pseudo spirituali del new age, si capisce che non c’è percezione di cosa si stia realmente facendo.

Cosa sono i riti del Reiki?
Il concetto base è inviare, mandare, trasmettere una energia guaritrice, un amore a distanza a una persona malata o sofferente.

Si pensa che se “aiuti le persone a stare meglio e mandi energia positiva, essa viene sicuramente da Dio”.
La realtà è un’altra.
Durante il rito dell’iniziazione a maestro di Reiki , il “Master”, viene detto che il potere di Buddha (la sua consapevolezza) viene trasmesso al Master che potrà usarlo.
Si “risvegliano” energie guaritrici.
In altri casi non si parla di Buddha ma della “natura di Cristo”.
Per gli orientali non cambia nulla Dio, Cristo, Buddha, energia cosmica, Madre Terra, non importa il nome che racchiude la perfezione.

A volte il rito viene indirizzato al mondo stesso che non è più in armonia e va guarito, con un accenno all’ambientalismo, al panteismo e un ritorno all’animismo misto all’oriente.

Si invoca spesso lo Spirito di Dio, non per lasciarsi condurre (anche i cristiani lo invocano per avere Sapienza e fare la volontà di Dio), ma per dominarlo, usarne l’energia, pur se a volte a fin di bene.

La preghiera Reiki viene mentalmente o ad alta voce detta prima di un trattamento con la richiesta di diventare un canale per l’energia Reiki.

Reiki è una forma nascosta di autoredenzione. Sparisce il bisogno di essere guariti/salvati/aiutati/amati da Dio. Il perdono del peccato viene sostituito dalla “liberazione dei sensi di colpa” (perchè bisogna essere liberi per poter canalizzare l’energia). La pienezza e la potenza dello Spirito Santo vengono sostituiti da legami con il mondo degli spiriti e dalle loro energie. È un tentativo di trovare in sé ciò che non abbiamo e di dare un senso al dolore e al male cercando di sentirsi al timone della propria vita. Ma si è e si rimane da soli. Nel cristianesimo, Dio è con noi, ci rendiamo conto del nostro limite e del nostro essere piccoli e indifesi di fronte agli eventi della vita. Ma non siamo più soli e abbiamo un orizzonte grande che è quello del Paradiso e della Vita Eterna. Gesù è con noi, morto e Risorto per noi. La Sua forza è la nostra forza. Il Suo amore è il nostro amore. Siamo amati. E la guarigione viene dall’Amore, oltre che medicina, non da fantomatiche energie universali.

Ndr: Consigliamo quindi di evitare tale pratica e comprare un bel libro di spiritualità cattolica.

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Puo’ uno stato dichiarare inutile e non dignitosa una vita?