Signore, io esisto da ieri e domani me ne andrò,
ma penso di vivere eternamente quaggiù.
Tu sei il mio Dio, lo proclamo davanti a tutti,
ma con le azioni ti rinnego ogni giorno.
Non ignoro che Tu sei il Creatore di tutto,
ma cerco d’avere tutto senza di Te.
Sei il Signore delle cose terrene e di quelle celesti,
e io, da solo, senza tremare, voglio tenerti testa.
Concedi a me, povero e misero,
di allontanare ogni perversità dal mio animo,
troppo spesso schiacciato e frantumato
dalla vana superbia e dall’orgoglio.
Donami l’umiltà, tendimi una mano soccorrevole,
purifica l’anima mia!
(Simeone il nuovo teologo)
Simeone (Galazia, 949 – Regione del Mar di Marmara, 1022) è venerato come santo dalla Chiesa cristiana ortodossa che gli ha attribuito, come a Giovanni evangelista e a Gregorio Nazianzeno, l’epiteto di “teologo”.