Poche nazionalità, ma molte delle quali con elevata prevalenza, mutilano le figlie prima del compimento del quinto anno d’età, non di rado nel primo anno. Per contro sono molto poco frequenti mutilazioni in età successiva ai 10 anni, a parte per le donne provenienti dalla Repubblica centrafricana e in parte dall’Egitto.
In effetti la gran parte delle bambine viene mutilata entro i 9 anni, ciò che consente a operatori e operatrici che lavorano nell’accoglienza e nella cura di donne migranti e richiedenti asilo di mettere in atto interventi di informazione e di prevenzione.
Conoscendo l’età escissoria prevalente al paese di origine è possibile agire nei confronti delle bambine e soprattutto nei confronti dei genitori a fini preventivi.
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Fonte: “Linee guida per il riconoscimento precoce delle vittime di mutilazioni genitali femminili o altre pratiche dannose” – Associazione Trama di Terre