La luce di Maria nella notte oscura di Madre Teresa

La Madonna del Belvedere di Raffaello

Qualche tempo fa la stampa ha insistito sulla “crisi di fede” che Madre Teresa avrebbe vissuto per decenni. In realtà, in quel periodo Madre Teresa ha goduto di un grande sostegno da parte di Maria.

Per approfondire la questione ZENIT ha chiesto chiarimenti a padre Joseph Langford, missionario della carità e cofondatore con Madre Teresa della Congregazione dei Padri Missionari della Carità, nonché autore di “Mother Teresa: In the Shadow of Our Lady”, edito da Our Sunday Visitor.

Padre Langford ha rivelato a ZENIT come Madre Teresa sia sempre rimasta aggrappata alla Madonna durante la sua “notte oscura” e come anche noi possiamo avvicinarci a Maria seguendo l’esempio di Madre Teresa.

Cosa l’ha indotta a rivelare proprio ora questo aspetto della storia di Madre Teresa?

Padre Langford: La decisione di pubblicare “In the Shadow of Our Lady” e di rivelare qualcosa di più della vita interiore di Madre Teresa è frutto della convergenza di due eventi: il X anniversario della sua morte e la recente polemica sulla “notte oscura” dello spirito.

Vista la confusione che regnava sulla figura di Madre Teresa e sulla sua vita, mi è sembrato importante rivelare un’altra dimensione della luce e della bellezza dell’opera di Dio nella sua anima. Una luce che risplende ancora più brillante quando la sua fede diventa eroica.

Come descriverebbe il periodo buio di Madre Teresa e cosa pensa delle recenti polemiche su questa “notte oscura”?

Padre Langford: Contrariamente a quanto riferito sulla stampa, Madre Teresa non ha mai sofferto una “crisi di fede”. Il suo problema non riguardava affatto la fede, ma il venir meno del “sentimento” della fede; non sentire più la presenza del divino. Quando usciva dal convento per addentrarsi nei tuguri di Calcutta, ciò che era stata la sua normale consolazione nella preghiera d’improvviso cessò.

La comprensione di questo cambiamento arrivò solo più tardi, ma intanto le veniva chiesto di condividere la stessa oscurità interiore, la stessa prova di fede, propria dei poveri e degli indigenti; e di farlo per loro e per amore al Signore.

Le è stato dato di sentire come se Dio non ci fosse. Inizialmente ha sofferto di questo contrasto fra i suoi sentimenti e la sua fede. Ma mai la sua mancanza di sentimenti si è trasformata in una mancanza di fede.

Al contrario, la sua notte oscura ha messo in luce le profondità nascoste della fede di Madre Teresa come nessun’altra difficoltà avrebbe potuto. La sua oscurità non solo le ha permesso di esercitare la sua straordinaria fede fino in fondo, ma consente a noi – discepoli moderni e troppo spesso “di poca fede” – di scoprire l’effettiva portata di cui la fede è capace, persino nella difficoltà e nella notte.

Madre Teresa ci avrebbe incoraggiato a fare come lei nella nostra Calcutta, nella nostra notte oscura. Anziché fare delle nostre prove e del nostro dolore la nostra prigione, possiamo – come ha fatto lei – trasformare il nostro dolore in un ponte verso gli altri, in un vincolo di solidarietà, in un catalizzatore della carità.

In che modo il rapporto con Maria ha aiutato Madre Teresa nei suoi momenti di prova?

Padre Langford: Così come agli Israeliti fu data una colonna di fuoco che li guidasse nella notte, così a Madre Teresa è stata data la Vergine Maria perché la guidasse nella notte della fede.

Il dono della madre di Gesù – consegnata a San Giovanni sul Calvario e ai discepoli e ai santi nel corso della storia – ha dato forza a Madre Teresa per sopportare il suo dolore e per alleviare quello dei poveri.

La Madonna l’ha aiutata non solo a mantenere la fede durante la notte, ma ad amare nei momenti di aridità; a trasformare il mistero della croce in semi di risurrezione, in sé e negli altri.

Così come la Madonna ha accompagnato e aiutato San Giovanni – l’unico tra i Dodici – a stare fedelmente sul Calvario, così la Madonna ha aiutato e accompagnato Madre Teresa attraverso il mare di sofferenza in cui era immersa, perché potesse illuminare i poveri con la luce dell’amore di Dio.

Cosa ha imparato sulla Madonna da Madre Teresa?

Padre Langford: Il libro è un compendio di ciò che io ho imparato sulla Madonna nel corso degli anni, guardando e ascoltando questa Santa dei poveri. La sua vita è semplicemente un’apologia di Maria, non avvolta in polemiche, ma nell’umile sari di una delle più credibili e accessibili testimoni del Vangelo.

È impossibile osservare la fede di Madre Teresa senza ricordare quella della Madonna. Sebbene la sua oscurità ebbe altre forme e dimensioni, anche Maria di Nazareth ha vissuto la sua notte della fede.

Basti pensare ai mesi di dubbio di Giuseppe; non trovare posto a Betlemme; la fuga in Egitto; gli anni di assenza di Gesù da Nazareth; le ore della sua agonia sulla croce; la sua agonia mentre egli giaceva nella tomba. Queste sono le lezioni di fede che Madre Teresa ha tratto dalla Madonna.

La vita stessa di Madre Teresa e la sua idea del ruolo della Madre di Dio, si può riassumere in una “continua Visitazione”, un andare “in fretta” per portare Dio agli altri. Questa visione mariana si fondava sulla esperienza propria di Madre Teresa, ma era anche fermamente radicata nelle Scritture.

Il racconto evangelico della Visitazione, nel primo capitolo di Luca, richiama in modo evidente la “visitazione” dell’Arca dell’Alleanza a Davide, anch’essa nelle “montagne di Giuda”. Nessuno contesta che l’Arca avesse qualche speciale unzione della grazia e della presenza divina, tanto da essere essa stessa “theotokos” (“portatore di Dio”), ancorché fatta solo di legno.

Non potrebbe Dio fare lo stesso o di più, in un successivo Testamento, con un’Arca nuova e migliore? Ci scandalizziamo del fatto che Dio possa fare di carne ciò che un tempo era di legno? Oppure questa generazione non conosce “né le Scritture né la potenza di Dio”?

In definitiva, Madre Teresa non dovrebbe essere oggetto di discussione, ma un mistero mariano di cui dire semplicemente, come essa stessa così spesso faceva del mistero di Cristo nascosto nei poveri: “Vieni e vedi”.

In che modo le visioni di Madre Teresa da giovane hanno inciso sulla sua devozione mariana?

Padre Langford: Un giorno del 1947, dopo mesi di straordinaria grazia in cui Gesù le ha spiegato in dettaglio la missione che doveva intraprendere, Madre Teresa ha avuto una visione in cui erano racchiusi i principali elementi della sua nuova chiamata.

Vide una “grande folla” di poveri di ogni tipo, “avvolta nell’oscurità”, un’oscurità che lei stessa avrebbe presto condiviso. La Madonna era in mezzo a loro, considerandoli come suoi figli.

Madre Teresa vide se stessa come “una piccola bambina” che stava proprio davanti alla Madonna, così vicina da sembrare una cosa sola con lei, letteralmente avvolta dalla sua presenza. Ciò che Madre Teresa vide in questa visione quel giorno si sarebbe effettivamente verificato, tanto che la sua missione divenne una sorta di “estensione della Madonna” presso i Calvari di questo mondo.

Quando il suo direttore spirituale le chiese come intendeva portare a termine questo compito impossibile che Gesù le aveva affidato, Madre Teresa rispose semplicemente che riponeva “tutta la sua fiducia” nella presenza della Madonna.

Non dubitò mai, ispirata dalla stessa fede che sostenne la Madre di Gesù nell’ora più buia sul Calvario a credere che, sotto le “vesti angoscianti” di chi condivideva la sua Passione, si celava il Figlio di Dio. Come Gesù proclama nel Vangelo di Matteo e come Madre Teresa amava ripetere: “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

Dalla sua visione del 1947 fino alla morte, Madre Teresa ha avuto la Madonna come costante riferimento, come modello e immancabile sostegno.

Nel suo libro lei parla di quattro importanti “atteggiamenti dell’anima necessari perché la Madonna possa intervenire nella nostra vita”. Ce li può descrivere brevemente e ci può raccontare in che modo essi emergevano dalla vita e dal lavoro di Madre Teresa?

Padre Langford: Il primo prerequisito nel nostro rapporto con la Madonna è l’atteggiamento di pochezza e di povertà di spirito; un atteggiamento che apre le porte del Regno. Come ribadisce il Vangelo: “Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà” (Luca 18,19).

Questa era la nota dominante di Madre Teresa e la caratteristica scelta dalla Madonna in tutte le sue apparizioni.

Il secondo prerequisito è l’atteggiamento di fiducia, di semplice fede nella presenza, nella potenza e nel ruolo della Madonna nel piano di Dio, e di affidamento al suo intervento e alla sua intercessione, con la fiducia di un bambino.

Terzo, la Madonna che ha proclamato “avvenga di me quello che hai detto” chiede a tutti i suoi figli la stessa umile obbedienza, la stessa docilità e arrendevolezza di spirito che vediamo in Madre Teresa e in coloro che hanno vissuto in intimità con Maria.

Il quarto prerequisito per avvicinarsi alla Madonna è l’atteggiamento contemplativo sia nella preghiera, sia nella vita. Il senso di meraviglia proprio dei bambini di fronte alla maestà del suo essere e alla bellezza della sua creazione; la capacità di meravigliarsi dei suoi doni e delle sue benedizioni.

In che modo la Madonna ha portato Madre Teresa, e può portare anche noi, più vicina a Cristo?

Padre Langford: Madre Teresa ha scoperto che la presenza della Madonna, mentre era nei quartieri più miseri, rendeva tutto più puro, per quanto putrido, e tutto più bello, per quanto deturpato. Apriva gli orizzonti più cupi alla luce della grazia di Dio.

Per Madre Teresa la Madonna era come la nube che scendeva sulla tenda del convegno nell’Antico Testamento, portando con sé un’atmosfera sacra piena della presenza di Dio e offrendo un rifugio che purifica e trasforma ogni cosa, portandoci al divino e preparandoci per l’incontro con Dio.

Madre Teresa era convinta che in questo spazio sacro tutto ciò che Dio le chiedeva si sarebbe realizzato. Nella Madonna, Madre Teresa ha trovato un cammino privilegiato verso il mistero dell’amore trinitario rivelato in Gesù.
Per lei, la Madonna rappresentava la “massima risposta” dell’umanità a Dio, la più alta e più completa risposta al suo invito ad amare e a lasciarsi amare. Così come la Madonna ha rappresentato per San Giovanni la soluzione al dilemma della debolezza umana, mentre egli saliva il monte del Calvario, così la Madonna era per Madre Teresa la soluzione allo stesso dilemma, mentre piombava nelle profondità dei tuguri di Calcutta.

Madre Teresa ci invita, come invitava le sue Sorelle, a consentire alla Madonna di diventare la nostra soluzione, mentre affrontiamo le prove e le esigenze proprie della sequela di Gesù, “prendendo la nostra croce ogni giorno”, nelle Calcutte nascoste del nostro cuore.

Con tutto il suo cuore – e con quali straordinari risultati – Madre Teresa seguiva, e ci incoraggia a seguire, il solenne invito di Gesù al discepolo: “Ecco la tua madre!”.
di Annamarie Adkins – Zenit

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