Il gruppo islamico fondamentalista Boko Haram, operante in Nigeria, non effettua alcuna distinzione tra combattenti e civili, che vengono uccisi e mutilati. Nel 2018 si contano almeno 1200 persone uccise.
Boko Haram si serve di bambini soldato, la maggior parte dei quali viene reclutata attraverso sequestri. Donne e bambine vengono sequestrate per essere sfruttate a scopi sessuali e sono sottoposte a matrimoni e gravidanze forzati, ridotte in schiavitù e vendute.
La perdita del controllo sul territorio nigeriano ha portato Boko Haram a concentrare le proprie forze in attacchi terroristici, intensificando le operazioni all’esterno della regione del Lago Ciad. Nel dicembre del 2018 le violenze sono aumentate a causa dell’avanzata del gruppo islamista negli Stati Borno e Yobe. Il 27 dicembre i miliziani di Boko Haram hanno preso il controllo della base navale a Baga e hanno occupato i villaggi limitrofi.
A gennaio 2019 hanno invaso le basi militari a Biu, Hawal Mobbar e Gujba LGAs, tra Borno e Yobe. Le forze nigeriane governative hanno risposto bombardando queste aree.
Tratto da: “Nigeria, Rapporto COI” ad opera del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre