La comunità cinese ha saputo farsi strada nel mondo del lavoro italiano, posizionandosi solidamente in settori strategici dell’economia. La distribuzione degli occupati appartenenti alla comunità tra i settori di attività è piuttosto diversa da quella dei non comunitari complessivamente considerati. In particolare, il settore degli altri servizi pubblici, sociali e alle persone, prioritario per i lavoratori provenienti da Paesi Terzi, accoglie poco più del 9% dei lavoratori appartenenti alla comunità.
Il commercio è il settore di impiego prevalente per la comunità, assorbendo il 35,6% circa degli occupati. Altri due settori raggiungono un’ incidenza di tutto rilievo tra i lavoratori cinesi: il settore ricettivo, che dà lavoro al 32% degli occupati cinesi e l’industria in senso stretto, cui afferisce un quinto degli occupati della comunità. La comunità cinese nel nostro Paese ha un’ottima posizione nel mercato del lavoro: il tasso di occupazione è pari al 72,7%; la comunità cinese è, inoltre, quella che fa rilevare il tasso di disoccupazione più basso, 4,5%.
Benché si rilevino delle differenze rispetto al tasso di occupazione maschile (78,9%), la comunità cinese si colloca in terza posizione, dopo la filippina e l’ecuadoriana, per il più elevato tasso di occupazione femminile (66,7%) ed è quella con il più basso tasso di disoccupazione femminile.
Per i beneficiari cinesi la principale forma di sostegno al reddito è stata la disoccupazione agricola, che è stata riconosciuta a 1.115 lavoratori cinesi. Anche tra i percettori di integrazioni salariali elargite dall’INPS risulta piuttosto ridotto il numero di cittadini cinesi, complessivamente l’1,1% dei beneficiari di cittadinanza extraeuropea.
La comunità cinese nel nostro Paese si caratterizza per un’ elevata propensione all’imprenditoria: terza per numero di presenze in Italia tra i cittadini di Paesi non comunitari, essa, con 52.075 imprese individuali (pari al 13,9% del totale) si colloca, infatti, al secondo posto nella graduatoria delle nazionalità dei titolari di imprese individuali. Vi è, inoltre, un’ elevata presenza di donne tra i titolari di imprese individuali nati in Cina: il 46,4.
Tratto da “La comunità cinese in Italia, Rapporto annuale sulla presenza dei migranti”, a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, 2018
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